Accusati di razzismo: la difesa dei vigili urbani

Amalfi, il comandante Martingano replica ai turisti padovani

Amalfi.  

Accuse di razzismo, i vigili di Amalfi si difendono.

E' il comandante Agnese Martingano a replicare all'invettiva dei consiglieri padovani Sabatino e Bianco, che hanno affermato di essere stati "cacciati" da un parcheggio in quanto settentrionali.

"Purtroppo il nostro territorio per la sua conformazione morfologica non consente grandi aree di sosta, e tutte quelle che sono state ricavate e rese disponibili, durante il mese di agosto, risultano sempre assolutamente insufficienti ad accogliere l'enorme afflusso di turisti che si riversa in Costiera - spiega il comandante - Queste sono le semplici ed evidenti motivazioni che, quando le aree di sosta si riempiono, nostro malgrado, ci impongono di invitare gli automobilisti che continuano ad arrivare, a cercare parcheggio nei comuni limitrofi".

"E' quanto abbiamo tentato di spiegarvi con la massima educazione e che avremmo risposto se, alle vostre richieste, ci aveste lasciato parlare invece di aggredirci verbalmente con inaudita violenza come avete fatto, accecati dai vostri pregiudizi - attacca ancora il comandante - Le frasi riportate, peraltro virgolettate, non rientrano nella maniera più assoluta nel nostro vocabolario, nella nostra forma mentis, nel nostro costume e non sono state né proferite né neppure pensate, né da me né da nessuno dei miei collaboratori. Infatti la "vigilessa (mora e non tanto alta)" (grazie per il complimento!) ero proprio io, che nelle giornate di traffico particolarmente intenso sono personalmente presente nel principale snodo viario al fine di rendere il miglior servizio ai cittadini ed agli ospiti della nostra città".

"La versione dei fatti completamente falsa da voi riferita ed urlata dalla stampa nazionale in maniera evidentemente pretestuosa con il solo fine di cercare lo scoop giornalistico ferragostano in carenza di notizie di ben altro spessore, umilia innanzitutto l'intelligenza dei lettori e degli italiani, tantissimi, che conoscono benissimo, per esperienza vissuta direttamente, il calore dell'ospitalità che caratterizza la Costa d'Amalfi - conclude con durezza la Martingano - Cari amici Padovani, con grande orgoglio vi dico che mio fratello vive ed è residente a Padova da circa dieci anni, ha sposato una Padovana che è una ragazza splendida, straordinaria e nelle vene dei miei adorati nipoti scorre sangue misto Amalfitano e Padovano! Credo, dunque, che ai nostri figli vadano inculcati i valori della solidarietà, della tolleranza, della fratellanza, dell'uguaglianza, e soprattutto vada loro insegnato che già da molti decenni ormai l'Italia è una e indivisibile e che non esistono differenze tra Nord e Sud".

 

Redazione Sa