Salerno, il primario Iesu lascia il "Ruggi": il centrodestra contro De Luca

Bicchielli e Iannone all'attacco: «Gravi responsabilità da parte della Regione»

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Salerno.  

È polemica a Salerno in seguito alla decisione del primario di cardiochirurgica del Ruggi, Severino Iesu, di lasciare il suo posto a partire dal mese di agosto. Dure accuse sono arrivate alla Regione Campania dagli ambienti del centrodestra. «La decisione di Severino Iesu di lasciare l'azienda ospedaliera universitaria Ruggi D'Aragona è il segno evidente di un malcontento generale che si respira all'interno della struttura ospedaliera che non valorizza le sue eccellenze ma, anzi, le mette all'angolo», tuona Pino Picchielli, deputato di Noi Moderati. «Abbiamo una Regione ormai allo sfascio, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e a livello locale nulla si muove per fermare questa emorragia di eccellenze che vanno via, ormai esasperati da una situazione non più gestibile». Per Bicchielli «tutto questo accade nel silenzio generale di chi dovrebbe garantire ai cittadini una sanità migliore».

Sul caso è intervenuto anche il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone. «Era nell’aria la decisione del professore Iesu di dimettersi e questo rappresenta una gravissima perdita per il Ruggi. Quando le eccellenze professionali sono costrette a lasciare significa che le soluzioni organizzative non sono di livello e a perderne è l’utenza. Un altro chiaro indicatore della crisi in cui versa l’ospedale di Salerno mentre De Luca passa il tempo a fare propaganda e a insultare. Siamo vicini a tutti coloro che prestano la loro opera per i malati nonostante il fallimento totale della politica del governatore e del suo Pd. A De Luca interessa solo avere manager di partito e primari elettorali e questi sono i fatti», conclude Iannone.

Sulla vicenda è intervenuto anche Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega. "L’addio di Severino Iesu è un duro colpo per l’ospedale Ruggi d’Aragona. Quando una professionalità di valore indiscusso e riconosciuto va via non è mai una buona notizia. Come se non bastasse lascerà anche il suo vicario, dottor Generoso Mastrogiovanni. Insomma, un’eccellenza del Ruggi come la Cardiochirurgia che presto resterà orfana di professionisti difficilmente sostituibili”.

Ma per Tommasetti la questione è più profonda: “L’addio di Iesu arriva a margine delle solite dispute di potere e per l’attribuzione di incarichi che dovrebbero rimanere estranee a un contesto come quello ospedaliero, ma che a Salerno e in Campania sono ormai all’ordine del giorno. A questo punto è urgente una mobilitazione della città a sostegno del professor Iesu. Una battaglia in cui già annuncio che sarà in prima linea. La stessa Università non può restare in silenzio, chi tace in questo momento è altrettanto colpevole”.

Infine una stoccata sulla recente polemica che ha riguardato la visita degli ispettori del ministero della Salute all’ospedale di Salerno: “Qualcuno si è preoccupato di alzare la voce contro l’ispezione ma è chiaro che i problemi del Ruggi sono altri, in primis le interferenze della politica che si riflettono sulle scelte di professionisti seri”.

Anche a livello comunale le opposizioni hanno fatto sentire la propria voce. Per Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale «le dimissioni del prof. Iesu rappresentano una perdita gravissima per il Ruggi di Salerno. La verità è che non si mai saputo valorizzare al meglio le qualità e l'eccellenza di un medico che ha fatto la storia della cardiochirurgia, apprezzato e stimato anche in America. Fuori la cattiva politica e le logiche di appartenenza e clientela dalla sanità campana. Fuori dal palazzo la classe dirigente che sta "affossando" incredibilmente la regione, facendo danni difficilmente rimediabili in ogni settore di competenza».