Palasport Salerno, finalmente c'è l'appalto: lavori da ultimare entro 2025

Luce verde per il cantiere da oltre 21 milioni. Il sindaco: finalmente, ora incrociamo le dita

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Salerno.  

Sembra che si sia giunti finalmente a un felice epilogo per la costruzione del Palazzetto dello Sport di Salerno. Con la determina del Settore Opere e Lavori pubblici, si è dato il via libera alle opere sul PalaSport. Il costo dei lavori supera i 20 milioni di euro (precisamente 21,675 milioni, con una previsione iniziale che si aggirava sui 26 milioni) e sarà portato avanti da un raggruppamento temporaneo d'impresa composto dalle due società "Infratech" e "Passarelli", con quest'ultima che è una vecchia conoscenza per il Comune di Salerno, avendo ricevuto l'incaricato per la costruzione della Cittadella Giudiziaria progettata dall'architetto Chipperfield.

La corsa contro il tempo per l'approvazione definitiva

Proprio dagli inizi di quest'anno, il tema del PalaSport è entrato prepontemente nell'agenda politica (meno in quella mediatica) in quanto c'era l'assoluta necessità di approvare il progetto in via definitiva. I contratti dovevano essere firmati entro giugno di quest'anno, o si sarebbero persi i fondi del PNRR stanziati proprio per il Palazzetto dello Sport e per il ripascimento del litorale. Per entrambe, infatti, sono state previste procedure semplificate per ridurre la tempistica di affidamento.

Il cronoprogramma fissato nel progetto di fattibilità-tecnico economica vedrebbe la fine dei lavori entro il mese di gennaio 2025. Va detto che rispetto all'idea originale del Palasport voluto da Vincenzo De Luca, quello attuale è meno ambizioso e più economico. Il Palasport ospiterà eventi sportivi e grandi concerti, provando ad essere un attrattore di eventi internazionali e, di rimando, un volano per il turismo dell'intera Provincia.

Il commento scaramantico del Sindaco Vincenzo Napoli: "Incrociamo le dita"

Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha voluto commentare, forse con un velo d'ironia e un pizzico di scaramanzia, il via libera alle opere da portare avanti. "Incrociamo le dita perché in Italia sapete che a ogni atto burocratico c'è una azione uguale e contraria. Speriamo che questo non avvenga e che si vada avanti spediti. Io sono fiducioso".