Nuova esplosione in Cilento, Mari: Intervenga il Ministro dell'Ambiente

"Ho presentato un'interrogazione per chiede conto della progressiva distruzione della falesia"

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"Gli interventi non sono sostenuti da nessun presunto o grave pericolo"

Camerota.  

“Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica per chiedere immediatamente conto della progressiva distruzione della falesia messa in atto dal Comune di Camerota a Cala Finocchiara, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Da ormai due mesi nell’area della spiaggia del Mingardo, uno dei tratti di costa più belli e suggestivi della Campania, si stanno portando avanti lavori di smantellamento della falesia che non sono sostenuti da nessuna presunto grave o imminente pericolo e non sono accompagnati da alcuna perizia geologica dettagliata che giustifichi operazioni di tale portata". A dirlo in una nota è il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Franco Mari. 

L'attacco del deputato Franco Mari

Sulla falesia è stato utilizzato il tritolo e il sindaco ha annunciato per il 21 marzo una nuova operazione di brillamento delle rocce. Sempre il sindaco, che in una prima delibera ha parlato di semplice pericolo di caduta massi, ora maldestramente parla di “vecchia frana”. Dove sono le perizie che sostengono questa tesi? Perché la Provincia non è intervenuta come nel 2018 con i suoi geologi e i suoi rocciatori? Se avessero agito come nel 2018 sicuramente non ci sarebbe stato il danno ambientale incalcolabile che oggi ci troviamo a quantificare e i cittadini di Camerota non avrebbero sofferto per la chiusura di una strada importantissima come la Sp 562, ormai chiusa da più di 45 giorni. Pertanto ho chiesto al Ministro Pichetto Fratin se intenda, per quanto di sua competenza, far luce sulle eventuali violazioni degli adempimenti autorizzatori previsti nel caso e quali iniziative, sempre di competenza, intenda porre in essere.

E’ necessario capire se il Comune di Camerota abbia risposto alle sollecitazioni arrivate oltre un mese fa dal Ministero dell’Ambiente che chiedeva il rispetto di quanto disposto dall'articolo 6 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” in materia di Valutazione di Incidenza ambientale, oltre che in coerenza con le Misure di Conservazione del sito Natura 2000” conclude il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Franco Mari.