Il presidente del Comitato Salute e Vita, Lorenzo Forte, ha le idee chiare su quello che dovrebbe essere fatto in merito alle fonderie Pisano e spinge sull'acceleratore dopo l'assist offerto dal Governatore della Regione Campania. "Ci aspettiamo un'ordinanza immediata di chiusura, dato che il presidente De Luca conoscerà ulteriori dati che accertano quello che ha dichiarato, cioe' che la Fonderia inquina e non fa nulla per non inquinare". Queste ultime sono parole del governatore e hanano generato un gran numero di commenti. Non è tardata ad arrivare la risposta delle Fonerie. Dall'ufficio ambiente delle è stato affermato che gli stabilimenti "non sono inquinanti, come confermano varie sentenze in tutti i gradi di giudizio ottenute nel corso degli anni e come è possibile rilevare dai dati dei monitoraggi effettuati ciclicamente e postati sul sito delle Fonderie".
Lo stabilimento industriale di via dei Greci nel quartiere Fratte è da tempo nel mirino del Comitato per via dell'impatto che avrebbe sulla salute. Si tratta di una delle querelle più lunghe della storia recente di Salerno. "Per impedire questo disastro sulla pelle dei lavoratori e della popolazione ci aspettiamo la chiusura immediata", sottolinea Lorenzo Forte. Il presidente del Comitato rincara la dose e suppone che "se non e' vero che la Fonderia inquina, Pisano quereli De Luca. Se non lo querela, vorra' dire che loro inquinano e non fanno nulla per non inquinare".
Il Comitato Salute e Vita porta il caso alla Corte Europea
Nel frattempo, il Comitato Salute e Vita ha depositato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), i cui dettagli sono stati illustrati in un incontro con la stampa, in merito alla questione delle Fonderie Pisano di Salerno. Il ricorso è stato preparato dall'avvocato Franco Massimo Lanocita insieme ai colleghi Federico Acocella e Simona Corradino. L'avvocato Lancocita ha parlato della necessità di rappresentare la situazione attuale alla Corte dei Diritti per far valutare, in comparazione degli interessi che sono stati rappresentati, come quelli del diritto alla salute, del diritto al lavoro e il diritto a un ambiente purificato. "La possibilità - spiega Lanocita - è che venga valutato negativamente e criticamente tutto l'operato della Regione Campania". Nel pratico, significherebbe dare la possibilità alla Regione Campania di applicare l'autotutela e revocare, in questo modo, gli atti ritenuti illegittimi.
Il ricorso arriva dopo le sentenze di Tar e Consiglio di Stato che avevano bocciato i ricorsi contro l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata, dalla Regione Campania, alle Pisano. Il presidente delle Fonderie, Guido Pisano, ha voluto sottolineare che il ricorso proposto da Salute e Vita "è rivolto contro lo Stato italiano e contro gli organi di giustizia italiani" e che "l'esito non potrà essere la revoca dell'autorizzazione rilasciata legittimamente alle Fonderie, ma riguardera', piu' semplicemente, le lamentele del Comitato sulle modalita' di celebrazione dei processi in Italia".