Salta l'intesa con la Curia di Amalfi, Provincia condannata al risarcimento

Palazzo Sant'Agostino dovrà versare alla Curia 300mila euro

salta l intesa con la curia di amalfi provincia condannata al risarcimento
Amalfi.  

La Provincia di Salerno condannata a risarcire 300mila euro all'arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni. Somma pari alla penale per la penale da riconoscere per il mancato accordo sul trasferimento dell'istituto tecnico per il turismo di Amalfi nei locali dell'ex seminario di piazza Duomo.

La vicenda ha preso il via nel 2012, con i primi contatti tra Palazzo Sant'Agostino e Curia e la firma di un preliminare di locazione. Come da impegni assunti nel preliminare - fa sapere l'Agi - la Curia garantì a proprie spese gli interventi strutturali all'immobile per l'ottenimento dell'agibilità.

"L'impegno della Curia a mettere a norma l'immobile non puo' estendersi fino al punto di imporle la realizzazione di opere non consentite dai vincoli imposti dalla normativa vigente" si legge dalla sentenza. Al completamento, l'arcivescovo Orazio Soricelli chiese all'amministrazione provinciale la stipula del contratto definitivo. Sia la Provincia di Salerno che la compagnia assicurativa non intesero sottoscrivere il contratto definitivo, in quanto la Curia non aveva provveduto a eliminare le barriere architettoniche, come previsto dal preliminare. 

In seguito alla citazione in giudizio da parte della Curia, il consulente tecnico d'ufficio ha poi chiarito che le barriere non erano eliminabili, in quanto attengono a parti strutturali dell'immobile. Il giudice "non ritiene che la Provincia abbia legittimamente rifiutato la stipula del definitivo per l'inadeguatezza dell'immobile allo scopo cui era destinato, specie per quel che riguarda la presenza di dislivelli e la impossibilità di raggiungere l'ascensore per i portatori di handicap, trattandosi di circostanze facilmente verificabili già prima della stipula del preliminare" condannando la Provincia al saldo dei 300mila euro oltre agli interessi legali dal primo atto di messa in mora al soddisfo, nonche' al pagamento delle spese di lite (poco piu' di 7mila euro) e della consulenza tecnica d'ufficio".