Rivoluzione partecipate per il Comune di Salerno: l'adesione al piano salva-città impone un percorso di razionalizzazione dei costi che l'amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Napoli dovrà fare propria.
In giunta il primo via libera al piano, che prevede l'accorpamento delle varie Società partecipate: l'obiettivo finale è arrivare alla creazione di una unica, maxi, holding che le tenga dentro tutte.
Obiettivo: il taglio dei costi
Salerno Pulita e Salerno Mobilità per cominciare, con la prima che si porta dietro numeri e criticità certamente superiori rispetto alla seconda. Ma il percorso appare inevitabile, perché la priorità è quella di ridurre il deficit-monstre che grava sulle casse del Comune di Salerno.
I risparmi saranno possibili attraverso un efficientamento degli acquisti, con l'unificazione della centrale di spesa, ma anche per i servizi di manutenzione o di gestione del personale
I timori dei sindacati
Il progetto, va detto, non è nuovo: già sette anni fa si avviò l'iter che però finì in un vicolo cieco. Questa volta, però, la situazione è diversa anche perché gli obblighi imposti dal Piano salva-città sono stringenti. Le sigle sindacali sono già in allarme ed hanno chiesto un incontro con gli amministratori per dettagliare il piano operativo: i timori principali, ovviamente, sono legati soprattutto al personale e alle eventuali ricadute occupazionali.