Un condominio al posto del parcheggio di Piazza Salerno Capitale: è polemica

Annunciato corteo di protesta dei cittadini. Celano: basta colate di cemento

un condominio al posto del parcheggio di piazza salerno capitale e polemica
Salerno.  

"Con grande soddisfazione apprendo che cittadini salernitani il giorno 21 novembre manifesteranno il proprio dissenso avverso la vendita dell’area in cui è attualmente ubicato il parcheggio adiacente il Grand Hotel Salerno. Da anni conduco, insieme a pochi colleghi, in ogni sede, in consiglio comunale (laddove ho presentato anche emendamenti respinti dalla maggioranza), nelle commissioni, con conferenze stampa e pubbliche denunce, anche nel corso delle due ultime campagne elettorali, una battaglia continua avverso la cementificazione selvaggia di cui sono state artefici le Amministrazioni progressiste in città". Comincia così la nota a firma del consigliere comunale Roberto Celano.

"No ad una nuova colata di cemento"

In questi giorni sono comparsi dei volantini-manifesto per denunciare il progetto che prevede la realizzazione di un complesso residenziale nei pressi dell'area di parcheggio. Celano sottolinea la battaglia condotta in questi anni anche "avverso le decisioni di vendere le ultime aree vergini del centro di Salerno attualmente destinate a standard, quella dell’ex cementificio e di Piazza Mazzini, per realizzare ancora edifici in una città che ha perso oltre 10mila abitanti negli ultimi 15 anni. Cemento equivale sovente, a speculazioni edificatorie, allorquando si continuano a costruire indiscriminatamente alloggi in una città che avrebbe, invero, necessità di infrastrutture, di impianti sportivi, di strutture turistiche, di un polo fieristico", l'atto d'accusa del consigliere comunale di opposizione.

"Chi oggi protesta contro l'amministrazione li ha sempre votati"

Cemento equivale a speculazioni edificatorie quando si consente di costruire perfino nelle poche aree libere nel cuore della città. Prendiamo atto con favore, dunque, della presa di coscienza dei cittadini, molti dei quali, probabilmente, se avessero ben percepito le ragioni delle nostre denunce e del nostro dissenso, avrebbero espresso il loro sdegno anche nelle urne. Si prenda atto, nel contempo, che in città ci sono stati politici perbene, che hanno perseverato in una battaglia di contrapposizione ad un sistema vorace con impegno e rischio e mettendoci la faccia, auspicando sovente che tanti cittadini si ravvedessero ed esprimessero nelle urne il loro voto nell’interesse esclusivo della comunità e non, come spesso accade, sulla base di “favori” ricevuti o delle solite promesse spesso disattese. Io ci sarò, questa battaglia di libertà continuerò a portarla avanti, come faccio da anni.