Crescent, il sindaco: "Fine di una battaglia ideologica contro la città"

"Ricorsi inammissibili" per la Cassazione. Napoli: "Consacrata l’assoluta regolarità degli atti”

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Salerno.  

Crescent, vicenda chiusa. Dopo veleni e polemiche la terza sezione della Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dalla Procura generale e dalle parti civili, giudicandoli inammissibili. Fine una battaglia durata più di 10 anni. Confermata la sentenza della Corte d'Appello, che aveva ribadito la "legittimità" del procedimento adottato dall'ex sindaco Vincenzo De Luca, e di tutti gli altri politici e tecnici, a vario titolo coinvolti nella vicenda relativa alla realizzazione del Crescent e alla riqualificazione dell’area urbanistica circostante.

Soddisfatto per il pronunciamento della Cassazione anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. “Anni che potevano esser spesi meglio. - ha commentato il primo cittadino - Una vicenda figlia di una battaglia ideologica senza quartiere, destituita di fondamenti".

Per la fascia tricolore, il Crescent è "Un’opera pubblica che ora offre alla città una grande potenzialità turista. - ha aggiunto - Siamo contenti sia stata consacrata l’assoluta regolarità degli atti, che ha sempre contraddistinto le amministrazioni comunali di Salerno. Soprattutto quelle precedenti, che hanno subito una serie di controversie a causa di Enti che si definivano di protezione della natura e del territorio, quando hanno invece messo in campo una battaglia ideologica", la conclusione della fascia tricolore.