Al via le quarte dosi per gli over 60 e tutti i soggetti fragili dai 12 anni a salire: dai 12 ai 18 si somministra vaccino Pfizer, dai 18 a salire sia Pfizer che Moderna. L’accesso è libero o su prenotazione. Si potenziano così le attività dei centri vaccinali di Salerno e provincia. L'obiettivo, come sottolineato dal responsabile dell’area Covid dell’Asl di Salerno il dr. Arcangelo Saggese Tozzi, è quello di ampliare la difesa immunitaria.
"Siamo in piena pandemia come distribuzione del virus - ha spiegato il responsabile Asl - Siamo ormai costantemente intorno al 30% di tamponi positivi tra tutti i test effettuati, senza considerare la quota dei tamponi non registrati. Questo ci dice che dobbiamo aumentare la protezione alla popolazione".
Il centro vaccinale della parrocchia di Sant’Eustachio, il poliambulatorio di Via Vernieri, il centro di Via Generale Clark a Salerno e quello di Coperchia a Pellezzano i punti di riferimento del distretto 66 di Salerno dove è possibile recarsi per ricevere la dose booster. Sono circa 230.000 le persone che potranno riceverla.
"Non tutte verranno farsi vaccinare - ha sottolineato il dottor Saggese Tozzi - ma se almeno la metà di queste persone verranno, alzeremo una bella barriera alla diffusione e alla circolazione ulteriore del virus. Ma soprattutto, con questo rinforzo vaccinale del secondo booster, metteremo queste persone in condizioni di maggior sicurezza, cioè di reggere meglio anche eventuali infezioni. Per reggere all’impatto col virus abbiamo anche altri due strumenti: la somministrazione degli antivirali, che possono essere prescritti direttamente da parte del medico di base e ritirati direttamente presso le farmacie oppure tramite le Usca e, nei casi più estremi, cioè quelle situazioni in cui ci sono persone che potenzialmente potrebbero avere dei gravi danni dal contagio del virus, quali trapiantati, persone in gravi condizioni neoplastiche, si può fare un trattamento con il monoclonale specifico".
Necessario, in questo momento, tutelare le categorie che potrebbero contrarre l'infezione a livello grave. "Con queste difese saremo sicuramente in grado di reggere anche questo aumento di contagi, che per fortuna, fino adesso, non comporta anche un aumento di pressione, almeno nella nostra provincia, sulle strutture ospedaliere. Gli ospedali stanno reggendo bene, abbiamo capienza sia per le urgenze che per l’ordinario", le parole del dottor Saggese Tozzi.
Il virus continua a diffondersi, dunque, ma sembrerebbe comunque in una forma meno aggressiva, almeno per particolari categorie. Diverse le persone che non si registrano in piattaforma, sembrerebbe venir meno la percezione e la sensibilità delle persone a sottoporsi ad una dose booster.
Un dato reale, come sottolineato dal responsabile Asl, ma che nel corso degli ultimi giorni sembrerebbe aver già risentito di un cambiamento di rotta: “Fino a una settimana fa, riuscivamo a fare, più o meno, 1000 vaccini a settimana su tutta la provincia. Nell’ultima settimana abbiamo invece caccinato 3000 persone, quando ancora non si potevano vaccinare le categorie allargate: cioè over60 e tutti i fragili over12. La percezione diffusa che “è passato tutto” si è attenuata, e le persone tornano ai centri vaccinali, tant’è che sono tornate le file in alcune strutture. Insieme alle vaccinazioni presso i centri, stiamo vaccinando anche le somministrazioni domiciliari", le parole del dottor Saggese Tozzi.
Il responsabile Asl ha infine ricordato che per sottoporsi alla nuova dose di vaccino devono esser passati almeno 120 giorni, 4 mesi, dall'ultima somministrazione o infezione.