Punti nascita a rischio chiusura, protesta del Movimento Nazionale

Di nuovo a Polla e Sapri

punti nascita a rischio chiusura protesta del movimento nazionale
Polla.  

Di nuovo a rischio chiusura i punti nascita di Polla e Sapri nel Salernitano. A comunicarlo è stato il presidente della Regione Campania De Luca che, durante l'inaugurazione del reparto di cardiologia dell'ospedale di Eboli, ha dichiarato che il Governo è intenzionato a chiudere i punti nascita che registrano meno di 400 parti all'anno, sbarramento che non è stato superato né dall' ospedale di Polla, fermo a 369 bambini, né da quello di Sapri, a quota 361. 


Sul tema interviene il Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti che, in una nota a firma dei dirigenti salernitani, Ivano Manno e Valerio Arenare, ha dichiarato: «L'importanza di un punto nascita non si stabilisce con un calcolo numerico. La chiusura dei due presidi creerebbe grandissime difficoltà a tutti gli abitanti dei paesi di Vallo di Diano, Golfo di Policastro e parte del Cilento, costretti a fare centinaia di chilometri o, addirittura, andare fuori regione per partorire. Senza contare i tanti interventi di soccorso urgente, che hanno più volte salvato dalle conseguenze più gravi i neonati e le loro mamme».

Quindi, concludono: «La sanità nel salernitano è già stata smantellata negli anni da scelte scellerati dei politici nazionali, regionali e locali, un ulteriore impoverimento - continuano i dirigenti di MN - renderebbe ancor più difficile la vita in queste aree. Bisogna difendere a tutti i costi la sanità campana. Se il rischio dovesse persistere, siamo pronti  a scendere in piazza e fare tutto ciò che è possibile per salvaguardare i diritti dei cittadini della nostra provincia».