Gli arenili di Salerno possono dire addio alle staccionate. Arriva l’ordinanza “smonta” palizzate firmata dal direttore del settore ufficio demanio del Comune, Davide Pelosio.
Nel provvedimento, insieme alle disposizioni in merito alla gestione degli arenili in concessione e le prescrizioni sull’uso delle spiagge per la prossima stagione estiva, c’è nero su bianco il divieto a posizionare ed installare palizzate e recinzioni. In particolare, si legge che le zone concesse "possono essere delimitate perpendicolarmente alla linea di costa fatta salva la fascia dei 3 metri dalla battigia con sistema a giorno ad altezza non superiore a metri 1,30 che non precludano, in ogni caso, la visuale al mare e laterale del paesaggio. In tal senso, le delimitazioni tra arenili contigui (liberi o in concessione che siano) dovranno essere realizzate con paletti in legno, regolarmente distanziati tra loro, collegati con cordame/sagola tarozzata”.
Si chiude così la vicenda finita, nei giorni scorsi, al centro delle polemiche di amministratori e cittadini che hanno contestato la realizzazione di vere e proprie recinzioni da parte di alcuni gestori di stabilimenti balneari, installate per separare i lidi, spesso dalle porzioni di spiaggia libera, in particolare quelli della zona orientale. Una vicenda finita nel mirino di contestazioni già lo scorso anno. Tra i primi a muovere critiche il consigliere Gennaro Avella che aveva parlato di un "Un modello strutturale vecchio, superato, francamente non più tollerabile", chiedendo, appunto, l'intervento dell'amministrazione.
Per il consigliere si tratta del “Il primo passo verso una riqualificazione strutturale complessiva finalmente degna e civile”.
“Dispiace, però, constatare che ai concessionari sia necessaria una ordinanza per proporre un modello moderno di gestione - dichiara Avella - In assenza di tale precisazione vincolante avremmo assistito nuovamente a scelte non consone e non adeguate. Vecchie, anacronistiche ed improponibili in relazione, soprattutto, al vantaggio offerto dalla grande opera pubblica di ripascimento e riqualificazione soprattutto a coloro che, offrendo servizi, sulle spiagge realizzano attività economiche. Questo è solo il primo passo verso la riorganizzazione complessiva delle strutture balneari. In sede di Consiglio comunale proporremo di liberare la visuale del mare da edificazioni risalenti agli anni sessanta e non più compatibili con la visione di sviluppo e modernità che abbiamo di Salerno”, le parole del consigliere Avella.