Lite con i tifosi granata, lo scrittore De Giovanni: "Non vengo a Salerno"

L'autore partenopeo era atteso per la presentazione del libro: "Se non sono gradito, ne prendo atto"

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Salerno.  

"Mi dispiace. Per le mie lettrici, e per i miei lettori che ogni volta riempiono gli spazi in cui presento i miei libri. Mi dispiace per una città e una provincia per le quali non ho mai nascosto il mio sincero amore, tanto da farci nascere il mio personaggio più caro". Comincia così il post con il quale lo scrittore Maurizio De Giovanni ha annunciato che non verrà più a Salerno.

Nei prossimi giorni l'autore - tra i più affermati del panorama nazionale - avrebbe dovuto presenziare ad un evento nella città d'Arechi per il suo ultimo libro. Ma nelle ultime ore a fargli cambiare idea è stata l'ennesima lite social con i tifosi della Salernitana, con i quali i rapporti non sono mai stati semplici. Anzi.

"Mi dispiace perché sono consapevole che così la do vinta ai facinorosi, ai delinquenti e più in generale agli imbecilli - ha spiegato De Giovanni -. Ma devo essere coerente, e allora devo ribadire con forza che ogni volta che si alzano cori ottusi che augurano catastrofi naturali al mio popolo, che dovrebbe essere invece amato perché fratello, stesso sangue stessa cultura, provo un profondo disgusto. E devo ribadire che tutti quelli che mi minacciano o mi insultano per questo si uniscono implicitamente a quei cori".

Il riferimento è al post gara di Roma-Salernitana, dove i giallorissi hanno insultato e poi paragonato i supporters granata ai napoletani. I salernitani, per tutta risposta, hanno replicato ai giallorossi ricordando di non sentirsi partenopei. Tanto è bastato per innescare l'ennesima polemica dovuta al tifo sportivo. De Giovanni, noto sostenitore azzurro, già in passato era entrato in rotta di collisione con i "cugini" salernitani. Ma stavolta ha ritenuto che sia stato oltrepassato il segno.

"Devo ribadire che se vado in un posto a incontrare le mie lettrici o i miei lettori non lo faccio perché devo vendere libri, perché grazie a Dio non ne ho più bisogno da molti anni - ha rivendicato lo scrittore -. Mi hanno insegnato che se non sono gradito, non devo accettare inviti. Per cui grazie, ma non voglio mettere nessuno in difficoltà. Un saluto affettuoso a tutti, ma proprio tutti quelli che amano le mie storie".

Parole che hanno provocato un diluvio di commenti, tra chi gli ha manifestato solidarietà e chi invece ha rinfocolato la polemica a distanza, ricordando le parole "poco tenere" di De Giovanni nei confronti di Salerno e i salernitani.