In fuga dalla guerra: donna ucraina, positiva al Covid, partorisce un maschietto

Il piccolo è negativo. La famiglia è ospitata dalla Onmic di Salerno

in fuga dalla guerra donna ucraina positiva al covid partorisce un maschietto
Salerno.  

Il miracolo della vita che si rinnova, una donna ucraina, in fuga dalla guerra e giunta nelle scorse settimane a Salerno, ha dato alla luce uno splendido maschietto da 3.1 chilogrammi. La donna, recatasi all’ospedale, a seguito delle analisi di routine, è risultata positiva al Covid ed quindi è stata quindi trasportata, lo scorso 12 aprile, a Napoli.

Lì ha dato alla luce il suo quarto figlio: il primo piccolo neonato "ucraino-salernitano" che, fortunatamente, è negativo al Sars-Cov-2.

La mamma, insieme agli altri suoi figli, è ospite nell'alloggio Onmic nel quartiere di Torrione, a Salerno. I tre fratelli del neonato, due femminucce ed un maschietto dall’età compresa tra i 6 e gli 8 anni, frequentano l’Istituto Matteo Mari.

“Nelle prossime ore madre e figlio faranno ritorno a Torrione, nell’alloggio Onmic messo gratuitamente a loro disposizione. Siamo contenti: in questo tempo di guerra ogni nascita rappresenta la speranza”, ha sottolineato il presidente dell’Opera Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili, Vincenzo Siano.  

Attraverso la sede centrale di Salerno e tutte le altre d’Italia, sin dalla prima ora “ha preso in carico quanti più profughi di guerra possibili - sottolinea il presidente Vincenzo Siano - Tante le famiglie ospitate nelle proprie strutture già da prima che il Governo organizzasse un piano strutturato di accoglienza.

Nuclei ai quali, oltre al vitto ed alloggio, sono stati assicurati i servizi di assistenza legale, burocratica e la mediazione linguistica attraverso la professionalità della interprete Irina Startsun, ucraina da oltre un ventennio operante a Salerno. Proprio quest’ultima realizza la fondamentale assistenza Onmic per l’integrazione dei ragazzi ucraini nei percorsi scolastici".