Si terrà domani, 12 aprile, un tavolo tecnico sulle Fonderie Pisano presso il Comune di Salerno. Una riunione finita nel mirino degli attacchi del Comitato Salute e Vita per la mancata convocazione dei rappresentati, che da anni si battono per la chiusura dell'impianto. Il presidente del comitato Lorenzo Forte si è scagliato contro Artuto Iannelli, il presidente della commissione ambiente nonché promotore del tavolo tecnico, accusandolo di essere parte del "sistema de Luca" e definendo il tavolo non tecnico ma politico e, per questo," risulta ancora più grave il mancato invito alle parti in causa, considerato anche che il comitato ha contribuito allo Studio SPES con la sottoscrizione dell'accordo. Questo tavolo può essere credibile solo se siederà anche un nostro tecnico del Comitato/Associazione 'Salute e Vita'", si legge nella nota a firma del presidente Forte.
Dal canto suo, il presidente della commissione ambiente ha sottolineato di aver, per scelta, non convocato gli "attori protagonisti particolarmente schierati, da un lato o dall’altro”.
In merito alla vicenda si sono espressi anche i consiglieri di opposizione Catello Lambiase, invitato a far parte del tavolo , Elisabetta Barone e Claudia Pecoraro.
"Da rappresentanti dei cittadini, nelle istituzioni ci battiamo per la prevenzione delle malattie che si espleta nel monitoraggio dei rischi per la salute, denunciandone le criticità. La chiusura delle fonderie Pisano è stato ed è un obiettivo del nostro agire politico dal primo momento in cui siamo entrati all'interno del Consiglio comunale.
Sempre maggiori evidenze si stanno accumulando a supporto del nesso di causalità tra aumento di patologie nelle vicinanze dell’opificio. Domani si insedierà al comune di Salerno un tavolo tecnico che vedrà impegnati i maggiori attori pubblici di controllo sulle Fonderie, dai Nas all’Arpac, dall’istituto zooprofilattico a rappresentanti regionali ambientali. A questo tavolo non sono presenti i cittadini ne’ l’Associazione Salute e Vita che da anni si batte a difesa della salute dei cittadini e contro l’inquinamento della Valle dell'Irno ad opera dell’opificio", le parole dei rappresentati dell'opposizione.
"Il Comune di Salerno, nel passato, non ha fatto quanto in suo potere per risolvere questo problema alla radice, già da quando non si è costituito parte civile - ad esempio - nelle controversie contro le Fonderie, a differenza del Ministero dell’Ambiente, del Comune di Pellezzano e Baronissi. Abbiamo depositato, tempo fa, una interrogazione consiliare nella quale chiediamo l’emissione di un’ordinanza contingibile ed urgente che disponga la chiusura della fabbrica, al fine di tutelare la salute dei cittadini salernitani. Il compito di rappresentanti della cittadinanza ci impone di sperare che questo tavolo sia propedeutico ad un rapido cambio di passo che porti prontamente alla chiusura delle Pisano", si conclude il comunicato a firma dei consiglieri.