Si riaccende la protesta dei lavoratori delle cooperative a Salerno che sono tornati a manifestare, questa mattina, sotto Palazzo di città, per rivendicare l’obbligatorietà della clausola sociale e denunciare “la situazione di degrado” in cui vige la città.
Nel nuovo bando per la gestione biennale delle aree verdi e per la manutenzione degli alberi e di Lungomare Trieste, esercitare la clausola sociale per il riassorbimento dei lavoratori delle coop, per gli operatori economici non è infatti un vincolo ma un semplice punteggio aggiuntivo. “In questo modo non si tutelano i lavoratori”, sottolinea Ennio Schiavone, operatore della cooperativa il Leccio, in servizio dal gennaio 2004.
“C’è una lentezza totale: abbiamo una città sporchissima, l’erba è arrivata a circa un metro e mezzo di altezza in tutte le arterie principali e non principali. - denuncia il lavoratore - I nostri figli e nipoti, i nostri concittadini non possono recarsi in giro e andare nei parchi perchè manca la manutenzione del verde urbano in tutta la città, ed anche delle scuole, dove mancano interventi dal 12 ottobre”, aggiunge il lavoratore che riaccende i riflettori anche sulla difficile situazione di incertezza che dallo scorso ottobre sono costretti a vivere gli operatori, rimasti senza stipendio.
“L’amministrazione doveva darci delle risposte - denuncia - I consiglieri pensano a fare “show”, mentre la cittadinanza è al collasso”.