Manifesti funebri per contestare la decisione del vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno, Giuseppe Giudice di sospendere le processioni fino a data da destinarsi. E' la macabra protesta realizzata nell'Agro Nocerino Sarnese e che, secondo i più, rappresenterebbe un'intimidazione rivolta al pastore della Chiesa nocerina. «Ha tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste patronali. Ne danno la triste notizia le bande musicali, i fuochisti, gli ambulanti, i giostrai, le ditte delle luminarie e molti commercianti che ancora piangono un periodo buio per la crisi legata al Covid e ora continuano a lavorare per una scelta disonesta e ingiusta. Un grave lutto ha colpito il nostro Agro, ma uniti vinceremo contro il Vescovo», si legge nel manifesto che è stato affisso sulle tabelle dedicate ai manifesti funebri.
«Solo ora leggo un manifesto contro Sua Eccellenza, il manifesto è vergognoso e non utile anzi...», ha scritto sul suo profilo Facebook il sindaco di Pagani, Lello De Prisco che nei giorni scorsi si era schierato a favore degli eventi religiosi. Il primo cittadino, nel condannare fermamente quanto accaduto, ha fatto sapere che domani incontrerà il vescovo Giuseppe Giudice.
"Ritengo doveroso sottolineare la mia ferma condanna contro gli atti intimidatori e gli atteggiamenti aggressivi che si stanno perpetrando nei confronti del capo della Chiesa diocesana, Sua Eccellenza, monsignor Giuseppe Giudice", si legge in una nota diffusa dal sindaco di Pagani. "I toni violenti assunti in seguito alla decisione dell’Assemblea del clero diocesano di non procedere con la ripartenza delle processioni fino a data da destinarsi, non appartengono alle modalità delle disquisizioni civili, rispetto a cui si può manifestare consenso o dissenso, ma mai oltrepassare il limite della civiltà. Mi riferisco in particolare al manifesto funebre stampato e affisso per le strade dell’Agro in cu si esplicita che il vescovo Giudice avrebbe “tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste padronali”, a firma di vari attori commerciali del panorama dei festeggiamenti. “Un grave lutto ha colpito il nostro agro, ma uniti vinceremo contro il vescovo” si legge nel manifesto. Nella mattinata di domani presenterò al Vescovo il mio rammarico personale per la grave vicenda. Questi atti non solo oltraggiano le autorità religiose nelle vesti istituzionali e personali, ma danneggiano gli stessi commercianti, cittadini e le istituzioni tutte".
Netta condanna anche dall'amministrazione di Nocera Superiore guidata dal sindaco Giovanni Maria Cuofano. "L’indecoroso manifesto di lutto affisso abusivamente nell’Agro è un vergognoso tentativo, nei modi e nella forma, di intimidire il Vescovo della Diocesi, Mons. Giudice, all’indomani della decisione di sospendere le processioni a data da destinarsi.
Lo sparuto gruppo di squadristi autore di questo attacco alle Istituzioni religiose merita la ferma condanna da parte nostra e della comunità sana di devoti rispettosi delle fede e della Chiesa. Nell’esprimere piena solidarietà e vicinanza a S.E., ho disposto, ad horas, con il Comando di Polizia Locale ed il Servizio Affissioni, la copertura dei manifesti abusivi sul territorio di Nocera Superiore.
Quando la fede si trasforma in paganesimo diventa strumento di fanatismo nelle mani di chi oltraggia la persona e l’Istituzione ecclesiastica danneggiando il significato autentico della devozione e della cristianità, al di là dei comportamenti e delle decisioni assunte".
"Esprimiamo profonda solidarietà e vicinanza al Vescovo per il vile attacco subito attraverso l'affissione di un manifesto funebre nei Comuni dell'Agro. Un atto intimidatorio gravissimo da condannare con fermezza. Questa non è civiltà, questa è barbarie. Non è tollerabile esprimere il proprio dissenso rispetto a una decisione assunta dall'Assemblea del Clero, usando un linguaggio intimidatorio e camorristico.", le parole del sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora che aveva anche comunicato di aver deciso, insieme a tutta la mia maggioranza, di chiedere udienza al Vescovo, per trovare una soluzione che possa accontentare tutti, nel rispetto reciproco.
Anche il sindaco Michele Strianese si unisce all'unanime condanna: "In qualita' di sindaco di San Valentino Torio e di Presidente della Provincia di Salerno, esprimo la piu' ferma condanna degli atti intimidatori ed offensivi espressi, tramite uno squallido manifesto pubblico, ai danni di Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo della Diocesi di Nocera Sarno, cui esprimo la piu' profonda vicinanza e solidarieta' personale e delle amministrazioni pubbliche che ho l' onore di rappresentare. Non e' sicuramente in questo modo che si favorisce il dialogo tra la societa' civile e la Chiesa cattolica, in un momento gia' difficile per i motivi che tutti conosciamo. La crisi sanitaria da Covid 19 ancora imperversa e il conflitto bellico in atto si riflette pesantemente sull' Europa intera, dal punto di vista economico e sociale. Occorrono sempre tanta responsabilita' e ponderatezza, principi sui quali tutti dobbiamo sempre puntare per ritrovare l' unita' sociale e il valore della comunità".
Solidarietà è stata espressa anche da Raffaella Ferrentino, responsabile provinciale dell'Arciconfraternita di Santa Filomena. "Ci siamo svegliati leggendo sulle pareti della città di Nocera Superiore e sulle bacheche social guardando un manifesto dai toni davvero sconcertanti che doverosamente non pubblico. Si parla di pseudo Vescovo, di decreto inutile e altri cenni blasfemi. In qualità di responsabile provinciale dell' Arciconfraternita di Santa Filomena e a nome dei devoti della cappella di Santa Filomena, esprimo tutta la mia solidarietà a monsignor Giudice Giuseppe, vescovo della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno per il vile gesto subito. Tale atto diffamatorio va immediatamente condannato per l' alto contenuto oltraggioso. La fine dell' emergenza covid non ha determinato la fine della pandemia, per cui il pericolo è sempre in agguato. Le doglianze degli esercenti che vivono le feste patronali possono seppur essere condivise, non espresse però con l'odio e la tracotanza. Ho sempre detto che il dialogo è lo strumento che allontana il diavolo e ci rende comunità. Purtroppo la pandemia ha decretato un malessere generale che sta sfociando in una morte dei valori sacri. Non permettiamo di distruggere la fede che il nostro Gesù ci ha insegnato e le tante testimonianze dei Santi come anche la Santa Filomena", ha detto la Ferrentino. "È accoglibile sotto ogni punto di vista la preoccupazione del nostro vescovo che è tutore dei suoi figli, ma in un'ottica di collaborazione potrebbe essere rivisitata la sua decisione con una processione simbolica che potrebbe soddisfare le esigenze dei fedeli che comunque hanno bisogno di certi atti spirituali per sentirsi parte della fede cristiana. Siamo vicini al Mons.Giudice che saprà sicuramente trarre le sue considerazioni per una rieducazione alla fede cristiana".
"Condanno la campagna di discriminazione che, in queste ore, vede bersaglio il vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno, monsignor Giuseppe Giudice. Lo stop alle processioni nell'Agro, nei prossimi mesi, non giustificano toni violenti e azioni macabre , come i manifesti funebri comparsi in tutto il comprensorio. Al Pastore della Chiesa dell'Agro va tutta la mia solidarietà di sindaca e di cattolica". Così Carmela Zuottolo, sindaca di San Marzano sul Sarno, condanna le intimidazioni ai danni del vescovo Giudice, che nei giorni scorsi ha dato il suo veto per lo svolgimento delle processioni religiose nell'Agro nei prossimi mesi vista la situazione legata all'emergenza Covid.
"Non è questo il modo di protestare contro una decisione", ha detto la sindaca. "La violenza non è giustificabile e accettabile in comunità civili come la nostra. Mi unisco al coro di solidarietà dei tanti amministratori locali, e non solo, che in questo momento sono vicino al nostro vescovo. Certo, comprendo il malumore dell'indotto legato a queste cerimonie, che sono nel nostro patrimonio culturale. Ma questo non giustifica ogni tipo di violenza che, stavolta, va a colpire una persona, come monsignor Giudice, che da sempre si batte per gli interessi della sua Diocesi. Sono per il dialogo sempre e comunque, su ogni situazione che riguardi la comunità. Ma contro la violenza serve una risposta ferma: lo stop alle processioni non può essere l'alibi per attivare squallidi comportamenti che infangano un intero territorio. San Marzano sul Sarno è vicina al suo Vescovo".
Solidarietà è arrivata anche dal sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati. "In qualità di sindaco di Scafati, e a nome di tutta la comunità che rappresento, intendo esprimere profonda indignazione per il vergognoso manifesto comparso questa mattina in alcuni comuni dell’Agro quale atto intimidatorio ed offensivo nei confronti di S.E. Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno, a cui va la mia personale solidarietà e quella della mia città. Non si possono tollerare simili comportamenti, qualsiasi siano le motivazioni da cui scaturiscono. Il rispetto per le Istituzioni ed il dialogo tra Chiesa e Società civile sono valori fondanti della nostra democrazia e vanno sempre tutelati, soprattutto in una fase storica così difficile come quella che stiamo vivendo", dichiara il sindaco di Scafati.
Sdegno è stato espresso da tanti cittadini dell'Agro Nocerino Sarnese.