In fuga dalla guerra, Baronissi abbraccia il "pullman della speranza"

Il viaggio, finanziato dal Comune, ha visto in prima linea l'associazione Il Punto

in fuga dalla guerra baronissi abbraccia il pullman della speranza
Baronissi.  

C'è chi è riuscito ad infilare un orsacchiotto nello zaino prima di scappare dall'inferno. E chi ha camminato per giorni senza separarsi dalla sua macchinina. Storie di dolore e disperazione che sono confluite nel pullman organizzato dal Comune di Baronissi per prelevare 21 donne e 19 bambini scappati dall'Ucraina. 

Il viaggio, finanziato dal Comune, ha visto in prima linea i volontari dell'associazione “Il Punto” del presidente Mario Santaniello che hanno raggiunto in bus Medyka, al confine polacco-ucraino, per recuperare i profughi e trasportarli a Baronissi. «Un'esperienza toccante», come raccontato da Gianluca Di Rosa e Luciano Bottiglieri, due dei volontari che insieme ad un'infermiera e ad un interprete hanno partecipato alla missione umanitaria. 

Gli ucraini questo pomeriggio sono stati accolti da decine di volontari e dai familiari: per loro un pranzo caldo dopo tanti chilometri di viaggio e il calore di amministratori e cittadini. Per i bimbi, tantissimi giocattoli donati dalle scuole della città, da associazioni e cittadini che hanno voluto regalare un sorriso ai piccoli che scappano dalla guerra. Una missione umanitaria - coordinata dal sindaco Gianfranco Valiante - che ha coinvolto tutta la comunità, che con generosità e affetto ha dimostrato ancora una volta un cuore grande.