Covid, vaccinati 40 bimbi fragili al Ruggi: ad accoglierli i volontari dell'Ail

Per i medici: "Un gesto sicuro ed indispensabile. Necessario proteggerli"

covid vaccinati 40 bimbi fragili al ruggi ad accoglierli i volontari dell ail
Salerno.  

“Porte aperte” al Ruggi per vaccinare i bimbi fragili. Il reparto di pediatria si trasforma in hub vaccinale: somministrate 40 dosi. “Un gesto sicuro ed indispensabile”, secondo i responsabili del centro vaccinale che hanno organizzato anche momenti di gioco grazie alla collaborazione dell'Ail di Salerno. “Siamo riusciti ad accogliere come l’Ail sa fare: con il gioco. Tramite la fantasia siamo riusciti a trasformare anche la paura del vaccino. Grazie anche al “bosco incantato” in cui ci troviamo: il day-hospital ristrutturato grazie ai fondi dei nostri sostenitori - spiega Elvira Tulimieri, presidente Ail Salerno - Un modo per rendere più piacevole anche quello che può essere un momento difficile e spaventoso per i bambini. “Questo è proprio il progetto di Ludoteca Ail. Cercare di far esprimere le emozioni ai bambini, anche quelle spiacevoli. Fare in modo che tutti i bambini che vengono a curarsi qui in pediatria possano poi ritornare a casa più alleggeriti”. Conclude la presidente Tulimieri. Un chiaro segnale anche per sottolineare l’importanza e la sicurezza del vaccino in età pediatrica, come sottolineato dal dottor Pisano, responsabile del reparto di Pediatria del Ruggi di Salerno: “La vaccinazione è una risorsa anche per i bambini. C’è sicurezza, c’è la necessità di proteggerli e noi dobbiamo perseverare su questa strada così come stiamo facendo nel nostro reparto di pediatria. Abbiamo “arruolato” pazienti che sono già seguiti presso le nostre strutture ambulatoriali e di day-hospital e che hanno delle altre patologie e che pertanto, a maggior ragione, devono essere protetti dal rischio del Covid”. Con il grande aumento dei contagi si temeva, infatti, anche un aumento dei ricoveri in età pediatrica. Un incremento che, fortunatamente, non c’è stato. “Siamo siamo riusciti a fronteggiare la situazione gestendo i bambini con forme lievi a domicilio. Non c’è stata l’emergenza”, spiega il primario della clinica pediatrica del Ruggi dottoressa Daniela Melis. Necessario però proteggerli dal virus, e per farlo è stata scelta una location “d’eccezione”. “Siamo stati tra i primi nella provincia di Salerno a iniziare il percorso vaccinale in questa fascia di età, e abbiamo voluto dare un segnale forte iniziando proprio dei bambini fragili - aggiunge la dottoressa Melis - La somministrazione è avvenuta in ospedale, in un ambiente protetto e con l’aiuto meraviglioso delle associazioni come l’Ail, che sono state per noi fondamentali per accogliere i bambini. Tanto che, dopo la vaccinazione, i piccoli non volevano più andare via. Direi che abbiamo vinto”, conclude la dottoressa Melis.

Intanto, migliora la situazione posti letto, ma dal dottor Renato Gammaldi, direttore dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione del Ruggi, arriva ancora l’appello a non abbassare la guardia: “Io parlerei più di una fase di stazionarietà del virus in questo momento. C’è una disponibilità di posti, ma non dimentichiamo anche che il Covid sta nuovamente cambiando e si incomincia parlare di una nuova variante. E’ evidente la riduzione dei nuovi casi, perché siamo passati dai 24mila circa della scorsa settimana, ai poco più di 11mila. Ma abbiamo anche imparato, in questi ultimi due anni, a conoscere questa malattia”, ha spiegato il dottore.