Aumentano i contagi e la variante Omicron si diffonde anche in provincia di Salerno. Per il responsabile Covid dell’Asl di Salerno Arcangelo Saggese Tozzi è fondamentale, quindi, vaccinare tutte le fasce d’età, completare le terze dosi, continuare a immunizzare tutti coloro che non si sono vaccinati, con particolare attenzione agli "ultimi arrivati", i bambini la fascia dai cinque agli undici anni.
In provincia di Salerno sono 6000 i prenotati per la vaccinazione nella fascia 5/11 anni, 2500 le dosi già somministrate. "Cerchiamo di aumentare, anche grazie al contributo di questi giovanotti, la media di vaccinazione complessiva: ormai siamo al 90% della popolazione vaccinabile che è una buona media", spiega il responsabile. "L’emergere di una di una variante più contagiosa come Omicron sta facendo aumentare i contagi e questo ci mette nelle condizioni di dover "correre dietro". Ma da un lato questo ha fatto scattare la grande sensibilità sul bisogno del vaccino, a volte creandoci anche qualche problema organizzativo visto che si sono presentati numeri rilevanti di persone ai centri vaccinali. Per questo è stato attivato un meccanismo di programmazione più ordinato con un app dedicata su cui "autocandidarsi". Noi stiamo ampliando le opportunità aprendo sempre più turni: adesso i centri di Salerno saranno aperti tutte le mattine e pomeriggi, per tutto il mese, in modo tale che tutti possano avere modo di sottoporsi alla vaccinazione", spiega Saggese Tozzi. I
Intanto gli ospedali potenziano l’accoglienza con l’attivazione di reparti dedicati Covid in tutta la provincia. "Con la diffusione e la contagiosità della omicron è prevedibile aumentino anche le persone che avranno bisogno di ricoveri. Noi faremo tutto il possibile, ma per limitare questa situazione bisogna continuare a rispettare le normative anticontagio", aggiunge il responsabile.
Occhi puntati, inoltre, alla riapertura delle scuole il 10 gennaio. "Con le scuole, che sono state luoghi di maggior focolai, dovremmo fare un ragionamento più ampio. Il bisogno di continuare ad avere una didattica in presenza è fondamentale, ma va comunque considerato in rapporto al numero di diffusione di contagi. Ma le situazioni vanno gestite caso per caso, siamo ancora nella possibilità di fare così. Alla ripresa avremo un quadro preciso e il fatto che le scuole siano state chiuse ci ha dato un respiro di sollievo. I focolai attuali sono il residuo delle situazioni pregresse. Adesso siamo la provincia con il maggior numero di professori e ragazzi vaccinati", conclude il responsabile Covid dell’Asl di Salerno. Al vaglio anche l'ipotesi di vaccinare all'interno delle scuole, intanto aumentano le sedute vaccinali non solo al Vernieri ma anche a Pastena. Lunghe file anche all’Usca, il cui personale è impegnato non solo per effettuare tamponi ma per garantire l’assistenza domiciliare.