«A prescindere dall'analisi generale dei buoni comportamenti nella disciplina stradale, credo che in una città come la nostra che ha dei sistemi di strade abbastanza codificabili per la loro pericolosità, ci si può attivare per fare un'analisi statistica degli ultimi anni e vedere quali sono le zone critiche». Ne è convinto Michele Brigante, neo assessore all'Urbanistica del Comune di Salerno che è intenzionato a mettere in campo una "mappatura" per aumentare il livello di sicurezza delle strade cittadine. Una riflessione che è tornata ancora più attuale dopo l'incidente mortale che venerdì notte è costato la vita al 28enne Luigi D'Urso.
«In relazione al numero di incidenti che ci sono stati si possono individuare le zone più critiche e nelle quali realizzare una serie di operazioni per la mitigazione del rischio. Naturalmente le soluzioni possono essere diverse e non possono essere le stesse ovunque. Quella che ad esempio può sembrare la più semplice, come la rotatoria, nella nostra città non è molto semplice da attuare. Non c'è dubbio, però, che un sistema che controlli limiti e aiuti ai buoni comportamenti va fatto: dai dissuasori fino al sistema di veicolazione indotta. Il punto chiave da vedere, poi, è legato anche alla gestione nelle ore notturne della viabilità, quando sono chiusi i lampeggianti semaforici che aiutano molto. Anche per questo aspetto bisognerà verificare cosa si può fare. Ma per capire dove vanno realizzati gli interventi, credo che vada analizzato il territorio, al fine di individuare quei punti critici dove intervenire e ridurre di molto la probabilità che si verifichino gli incidenti».