Il lunotto posteriore dell'auto frantumato in mille pezzi dal lancio di un grosso masso, ritrovato all'interno dell'abitacolo. E pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un atto intimidatorio nei confronti del segretario generale provinciale, Arturo Sessa. La Cgil di Salerno si stringe intorno alla sua guida e denuncia il "grave atto di intimidazione".
Sessa ha presentato denuncia ed ora indagano le forze dell'ordine. "Un episodio che riteniamo sia riconducibile all’attività sindacale e all’impegno civile che contraddistinguono da sempre l’impegno del nostro segretario generale, e gli autori non possano che appartenere a comportamenti criminali che purtroppo caratterizzano la vita sociale dei nostri territori", si legge in una nota del sindacato.
"Esprimiamo la nostra più totale solidarietà ad Arturo Sessa, gli siamo vicini come non mai in questo momento difficile e delicato, e insieme a lui intraprenderemo tutte le iniziative più idonee capaci di contrastare queste derive criminali. Lanciamo nel contempo un messaggio chiaro e inequivocabile agli autori del vile atto: nessuno di noi si farà intimidire, continueremo senza fare una piega nel nostro lavoro quotidiano teso alla difesa dei diritti dei lavoratori, intensificando sempre di più la lotta alla illegalità. Dobbiamo unire le nostre forze per contrastare le prepotenze e i soprusi che sempre più spesso si affacciano sulla scena nelle nostre aree. Alle forze dell’ordine, alle quali rimettiamo la nostra totale collaborazione, chiediamo che facciano luce al più presto sul grave episodio e individuino i responsabili", conclude la nota della Cgil di Salerno.