A sei mesi dall' inizio del 2021 e in attesa di conoscerne il bilancio finale, il Sole 24 Ore ha pubblicato una prima classifica e misurazione sulla qualità della vita nelle città Italiane. Una prima analisi basata su tre target generazionali ottenuta dal punteggio medio conseguito nei 12 indicatori selezionati per bambini (fascia da 0 a 10 anni), per giovani (da 18 a 35 anni) e anziani (dai 65 anni in su).
Disfatta per Salerno, che ottiene la maglia nera della Campania come città meno "vivibile" per i più piccoli, piazzandosi al 101esimo posto su 107 province (dietro di lei solo Matera, Reggio Calabria, Catania, Pescara, Cosenza e Foggia). Analizzati il tasso di fecondità - numero medio di figli per donna, il numero di pediatri attivi ogni mille residenti da 0 a 14 anni, i posti disponibili in asili nido ogni 100 bambini, la retta media asili nido, lo spazio abitativo - superficie media/componenti medi delle famiglie in mq, il numero di studenti per classe nelle scuole pubbliche, le scuole accessibili senza barriere fisiche, quelle con piscine o palestre, i giardini scolastici, il verde attrezzato, l'indice sport e i bambini tra 6-14 che praticano sport agonistico e i delitti denunciati a danno di minori, ogni 10mila residenti.
I peggior risultati ottenuti sono nella classifica dell'accessibilità delle scuole, dove Salerno si posiziona al 106esimo posto su 107, e sulle scuole con piscine o palestre dove si piazza al 100esimo posto. Sul podio, invece, Cagliari, Udine e Oristano.
Meglio, ma non benissimo, sul fronte giovani. Per quanto riguarda la qualità della vita della fascia d'età che va dai 18 ai 35 anni, il capoluogo raggiunge la 62esima posizione, anche se risulta tra le città con il tasso di “disoccupazione giovanile” per la fascia tra i 15 e 29 anni più alto. In questo ambito, infatti, si colloca 21esima. Sul podio Ravenna, Ferrara, Forlì Cesena.
Male anche sul fronte anziani dove Salerno è 92esima: in 46esima pozione nell’indice “Speranza di vita a 65 anni” e 86esima nell “Importo medio delle pensioni di vecchiaia”. Sul posdio, questa volta, Trento, Ravenna, Bolzano.