Tempi biblici per i documenti: "Intervenga il Viminale"

Salerno, le associazioni scrivono al prefetto: "Se necessario, commissariare il Comune"

tempi biblici per i documenti intervenga il viminale
Salerno.  

Uffici chiusi, e quelli che sono ancora aperti impiegano tempi lunghissimi per il rilascio dei documenti. A Salerno è emergenza per certificazioni anagrafiche e richieste di documenti. A denunciarlo le associazioni "Salute e Vita" ed "Help Tutela e Sostegno dei Consumatori", che hanno chiesto l'intervento del ministero degli Interni ed il commissariamento di Palazzo di città.

Nella lunga missiva indirizzata agli Enti "si chiede al Comune di Salerno e al Prefetto di riaprire subito gli uffici comunali e che gli stessi riprendano a lavorare pienamente visto e considerato che siamo ormai in zona gialla (a breve magari addirittura in zona bianca) e che le restrizioni sono ormai allentate. Nelle more - proseguono i firmatari - si chiede l’intervento del Ministero degli Interni per risolvere e riequilibrare i diritti costituzionali che nel nostro territorio, a nostro avviso, vengono violati così come viene a mancare il rispetto dei doveri della Pubblica Amministrazione territoriale di efficacia, efficienza e trasparenza. Si propone al Ministro degli Interni e al Governo centrale, in persona del Prefetto, di valutare anche l’ipotesi di un commissariamento ad acta per gestire questa gravosa vicenda e risolvere i disservizi descritti che attanagliano i cittadini: dal momento che queste funzioni sono devolute dallo Stato al Comune riteniamo sia necessario che intervenga il Governo centrale perché l’amministrazione del territorio purtroppo non è in grado di ripristinare una gestione efficace".

Non solo. Salute e vita ed Help diffidano il Comune di Salerno "a riaprire e contestualmente a ripristinare il corretto funzionamento degli uffici pubblici ovvero di conferire ai cittadini il diritto di richiedere e ottenere in tempi brevi l’emissione del documento di riconoscimento entro e non oltre il termine di 30 giorni: in mancanza valuteremo l’ipotesi di adire le vie legali per la grave violazione dei diritti costituzionali dei cittadini e per l’inadempienza della Pubblica Amministrazione dei doveri di trasparenza, efficacia ed efficienza".