Pic-nic abusivo a Minori, il sindaco:"Non ci si comporta così"

"L’epidemia richiede regole che, giuste o sbagliate che siano, vanno innanzitutto rispettate"

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Minori.  

Non si contano più le visualizzazioni, i commenti e condivisioni che ha avuto il video registrato, ieri pomeriggio, dai ragazzi del movimento "Io Apro", protagonisti di una parentesi spiacevole sul lungomare di Minori. I ragazzi, prendendo dei tavolini di un noto locale del posto, si erano organizzati per la pausa pranzo in riva al mare. Un'azione normale se non fosse per le normative antiCovid in vigore. Dopo l'intervento di polizia e carabinieri, a far "piazza pulita", letteralmente, è arrivato il sindaco Andrea Reale che, dopo diversi minuti di proteste e contestazioni, ha sollevato di peso tavolini e sedie. I ragazzi, in tour in tutta italia per manifestare contro le chiusure delle attività, hanno consegnato i documenti alle forze dell'ordine.

Un episodio che ha fortemente diviso. Da un lato chi rivendica il rispetto delle norme anticontagio, dall'altro chi sottolinea l'esasperazione dei ristoratori e commercianti. Sulla vicenda, questa mattina, si è espresso anche il sindaco di Minori.

“Non va bene, non ci si comporta così. Non si va a sobillare le Forze dell’Ordine, le Istituzioni ne la cittadinanza  pur di inscenare una comparsata televisiva. Non si dileggia ed insulta un sindaco perché cerca di ristabilire le regole. Non si alimenta la reazione di chi soffre per mettere in scena una chiassata. Non si fa, a prescindere dai motivi per cui lo si fa. E’ questo il paradosso: le ragioni dei presunti ‘dimostranti’ spiattellate in toni da cabaret, perdono di serietà, di ragionevolezza e quindi anche di peso. Magari sono ragioni apprezzabili, magari se si discutesse seriamente potrebbero essere capite e condivise.

Invece così è tutto mortificato entro il recinto emozionale dello show: arroganza, urla e strepiti che amplificano l’audience (“riprendi, a quante visualizzazioni siamo…?”) ma che non aggiungono nulla alle ragioni di nessuno. L’epidemia richiede regole che, giuste o sbagliate che siano, vanno innanzitutto rispettate per eventualmente essere messe in discussione. La trasgressione fine a se stessa potrà ottenere 10 milioni di like ma leva spazio alla riflessione e alla partecipazione responsabile. La Costa d’Amalfi si è distinta sino ad oggi per impegno e responsabilità da parte di tutti; sono state prese decisioni anche pesanti e di certo non a cuor leggero.

E’ ingiusto mortificare l’angoscia di cittadini quasi reclusi, il lavoro dei sanitari contro la malattia, l’impegno delle Amministrazioni per assistere chi è in difficoltà. Insomma, si fa di tutto per ritornare alla normalità. Ma sarà una normalità stabile solo se improntata al rispetto delle norme di sicurezza. Violarle è un azzardo senza senso. Riaprire tutto al più presto è quel che ognuno si augura ma scelte affrettate comprometterebbero gli  sforzi fatti fin qui. Anche agli ‘ospiti’ che hanno invaso il lungomare di Minori suggeriamo di praticare il dialogo più che la bravata, la pazienza più che la provocazione, come fanno tanti altri per uscire dalla crisi”.