L’Arcivescovo della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno Monsignor Andrea Bellandi ha deliberato nuove disposizioni per prevenire la diffusione del Covid-19.
Le chiese possono rimanere aperte e si possono celebrare le Sante Messe alla presenza dei fedeli. Le celebrazioni della Liturgia delle Ore, le adorazioni eucaristiche, i rosari sono consentiti solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle indicazioni per le Messe. È necessario che i fedeli si rechino solo nella chiesa nelle vicinanze della propria abitazione. Se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nello spostamento tra la loro abitazione e la chiesa e viceversa, dovranno esibire l’autodichiarazione in cui dichiarano nella causale “situazione di necessità”. Gli spostamenti dei sacerdoti sono invece giustificati da “comprovate esigenze lavorative”. Sacristi, organisti e coloro che svolgono un servizio liturgico, retribuiti o volontari, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nel tragitto tra la propria abitazione e la chiesa e viceversa, potranno anch’essi esibire l’autocertificazione in cui si dichiara nella causale “comprovate esigenze lavorative”. I lettori devono indossare sempre la mascherina anche durante la proclamazione delle letture e delle intercessioni.
Sono sospese le celebrazioni delle Cresime e delle Prime Comunioni fino al 6 aprile; la celebrazione dei Matrimoni è consentita solo eccezionalmente, chiedendo previa autorizzazione alla Curia e comprovando la richiesta con motivazioni di grave necessità; la celebrazione singola del Battesimo è consentita, al di fuori della Santa Messa e alla presenza dei soli padrini e dei familiari più stretti. Il sacramento della Penitenza deve essere amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdoti e fedeli devono indossare sempre la mascherina.
Le Esequie sono consentite solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le Sante Messe. In occasione di un funerale, possono spostarsi per raggiungere il luogo della celebrazione – superando il limite della “ragionevole vicinanza” – solamente gli stretti familiari. Qualora un’ordinanza sindacale non faccia divieto esplicito per i defunti a causa del Covid-19, è possibile celebrarle nel rispetto di tali norme. Rimane consentita – e, consigliabile, qualora i parenti prossimi risultino anch’essi contagiati – una benedizione del feretro al passaggio davanti alla Chiesa o all’ingresso del cimitero, sempre alla presenza degli stretti congiunti.
La visita ai malati da parte dei Ministri è sospesa. I sacerdoti potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per l’amministrazione della Confessione, dell’Unzione e del Viatico.
Per quanto riguarda invece la Settimana Santa e Triduo Pasquale non è ammissibile la doppia celebrazione del Triduo pasquale, o di parte di esso, all’interno della stessa aula liturgica parrocchiale. I Parroci possono esortare i propri fedeli alla partecipazione in presenza ai riti della Settimana Santa e sempre nel pieno rispetto delle norme e i protocolli vigenti. A coloro che non possono prendervi parte, in special modo gli ammalati, le persone più anziane o fragili ma anche coloro che si trovano in regime di quarantena, si deve raccomandare di seguire le celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo in Cattedrale attraverso i mezzi di comunicazione diocesani, o quelle presiedute dal Santo Padre.
La Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme deve essere celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano. I ministri e i fedeli devono tenere nelle mani un ramo d’ulivo o di palma portato con sé dalle proprie case o fatto trovare già al posto di ogni fedele prima della Santa Messa; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami (da mano a mano) né prima né dopo la celebrazione. Nella seconda forma, già indicata, i fedeli già disposti nelle loro sedute nell’aula liturgica, si devono rivolgere verso di essi per la benedizione dei rami d’ulivo o di palma e la proclamazione del Vangelo dell’ingresso del Signore a Gerusalemme. Dove si ritiene più opportuno si può utilizzare la terza forma del Messale Romano (pag.123) che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.
È prevista la concelebrazione dei sacerdoti per la “Messa crismale”, il mercoledì sera. Saranno più avanti fornite indicazioni più precise riguardo l’orario e modalità di accesso.
Nella Messa vespertina della “Cena del Signore” è omessa la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione si ometta, altresì, la processione. Il Santissimo Sacramento si custodisca nel tabernacolo convenientemente ornato. L’adorazione eucaristica deve avvenire sempre nel rispetto delle norme per la pandemia e deve terminare compatibilmente con l’orario del coprifuoco che sarà in vigore. Si esortino i fedeli ad evitare assolutamente lo spostamento tra le chiese, soprattutto spiegando loro la natura di questo momento di preghiera e di adorazione del Giovedì Santo, che non consiste tanto nel peregrinare di chiesa in chiesa, ma bensì nel fermarsi in preghiera nella notte in cui Gesù Cristo istituì la Santissima Eucaristia.
L’atto di adorazione della Santa Croce mediante il bacio deve essere limitato al solo presidente della celebrazione. Subito dopo colui che presiede, dopo aver baciato la Santa Croce, stando in mezzo al presbiterio davanti all’altare, invita tutti i fedeli all’adorazione, quindi per qualche istante la tiene elevata affinché essi la adorino in silenzio e in ginocchio. Terminata l’adorazione si ripone la Santa Croce al suo posto presso l’altare come indicato nel Messale Romano (n. 21, p. 162). La pia pratica della Via Crucis può essere celebrata solo nell’aula liturgica mentre tutti i fedeli restano nei loro posti. Restano altresì vietate tutte le forme esterne di pietà popolare quali processioni del Gesù morto e dell’Addolorata. Nella Preghiera universale si introduca la seguente intenzione: p er chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti.
Deve essere celebrata in un orario compatibile con il coprifuoco che sarà in vigore. Le candele possono essere consegnate ai fedeli al momento dell’ingresso in chiesa dai volontari parrocchiali i quali abbiano preventivamente disinfettato le mani e siano muniti di mascherina, avendo sempre cura di evitare gli assembramenti sul sagrato o all’ingresso della chiesa. Oppure possono essere fatte trovare ai posti assegnati, assicurandosi che non vengano passate di mano in mano. Esse dovranno essere portate con sé al termine della celebrazione. La benedizione del fuoco si svolge all’esterno presso l’ingresso della Chiesa, alla sola presenza del sacerdote celebrante e dei ministri, mentre tutti i fedeli restano in chiesa nei posti assegnati, rivolti verso la stessa porta. Per la liturgia battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali (cf. Missale Romanum). È vietata la distribuzione dell’acqua benedetta.