"C'era una volta piazza Alario.." Le reazioni dopo la protesta

Consiglieri e Legambiente dalla parte dei cittadini.Il comitato invia un'istanza alla magistratura

c era una volta piazza alario le reazioni dopo la protesta
Salerno.  

“Giù le mani da piazza Alario”, l'antico spazio verde della città di Salerno torna al centro delle polemiche tra cittadini e amministrazione comunale. Pomo della discordia: la realizzazione di un nuovo parco giochi per bambini al posto della piazza. Un progetto che cambierebbe per sempre il volto dell'area fortemente osteggiato da diversi comitati, primo tra tutti “Salviamo Piazza Alario”. Dopo la protesta di questa mattina da parte di alcuni esponenti del comitato che hanno deciso di incatenarsi alla centrale fontana per manifestare contro l'avvio del cantiere, non si sono fatti attendere i commenti da parte di diversi consiglieri comunali e associazioni.

Dalla parte degli esponenti del comitato sono scesi in campo i rapprensentanti di Legambiente “Orizzonti” Salerno: “Esprimiamo il nostro sostegno ai cittadini e agli amici del Comitato Salviamo Piazza Alario che, occupando lo spazio recintato, stanno manifestando il loro dissenso nei confronti dell'ennesimo tentativo di stravolgimento della bellissima, storica piazzetta che pare davvero non trovar pace da qualche anno a questa parte. Oggi le amministrazioni vorrebbero trasformarla in un Parco Giochi, ridisegnando il suo meraviglioso e fondamentale aspetto di polmone verde del centro storico. A dispiacerci davvero, tuttavia, è anche l'assenza di dialogo degli amministratori che da diversi mesi ormai hanno reso difficoltoso il dialogo tra associazioni, cittadini e ente pubblico e ci fa rabbia che un'azione del genere, già oggetto di forte dissenso, sia stata inaugurata durante questo periodo di necessario isolamento dei cittadini. Auspichiamo un ripensamento e un'apertura nei confronti di quelle che sono rimostranze legittime dal momento che, come già più volte da noi sostenuto, la città necessita di opere di forestazione e sistemazione delle aree verdi.”

Anche il consigliere comunale di maggioranza Donato Pessolano si è espresso in merito all'accaduto. “C'era una volta Piazza Alario – ha scritto via social - Tempo fa ho espresso il mio parere favorevole alla ristrutturazione dell'intera piazza. Credevo, erroneamente, si trattasse di un restyling giusto ed opportuno di un piccolo parco giochi di quartiere come tanti in Italia, senza stravolgimenti radicali. Successivamente ho appreso di un lavoro che comporterà un deturpamento di un pezzo di storia di Salerno con numerosi disagi: riduzione posti auto per i residenti, con una frequentazione non di quartiere; aumento dello smog; pare anche l'abbattimento di alberi secolari - puntualizzo unico polmone verde del quartiere, vista la chiusura del Belvedere poco più su; cosa più deturpante la recinzione e chiusura con un cancello a ridosso della fontana del XX secolo e tanto altro ancora. La politica è confronto, ascolto e partecipazione soprattutto con i residenti dei quartieri, cosa ad oggi ancora non percepita da questa amministrazione. Non voglio dilungarmi ma esprimo la mia vicinanza e sostegno al comitato Salviamo Piazza Alario.”

Ad unirsi al coro, anche il consigliere comunale di Forza Italia Roberto Celano: “A piazza Alario si recinta e si apre il cantiere ed i cittadini residenti si incatenano. In città manca ogni forma di partecipazione, di dibattito, di confronto con i rappresentanti della città e con gli abitanti dei quartieri. Ogni decisione è una imposizione, mai una scelta frutto di condivisione. Il progressismo salernitano è ormai superato, rappresenta la peggiore degenerazione della gestione e del potere."

E ancora, il duro affondo del consigliere Celano: "Neanche a dirlo, anche in questo caso, la ditta esecutrice è napoletana. In questa città, in provincia, ormai da un po' di tempo operano quasi esclusivamente ditte casertane e napoletane... RestituiAMO Salerno ai salernitani!”

"Un parco giochi per bambini va fatto ovunque tranne che a Piazza Alario, - il commento del consigliere Dante Santoro - parliamo di una piazza storica, secolare con alto pregio e non può essere sventrata per mettere le giostrine. L'esigenza di destinare un'area giochi per bambini nel Centro cittadino l'abbiamo segnalata da tempo, ma andava fatta ovunque tranne che lì... L'ammnistrazione delle vergogne non si smentisce mai, saremo al fianco dei cittadini che dicono no a questo scempio". 

Al centro delle polemiche, dunque, non solo il progetto ma anche la "mancata comunicazione e confronto" tra cittadini ed amministrazione. La questione è diventata oggetto anche di un'istanza inviata questa mattina al procuratore della repubblica, al segretario CO.RE.PA.CU di Napoli, al sindaco di Salerno e alla soprintendente dei beni culturali al comune di Salerno. Nella missiva, il comitato richiede un immediato intervento della magistratura.

 L'obiettivo dei cittadini è quello di difendere l'identità storica della piazza, opponendosi fortemente ad ogni tipo di cambio di vocazione del luogo. Tra i punti più contestati l'abbattimento di alberi secolari e la realizzazione di uno spazio per bambini in un luogo storico collocato, tra l'altro, tra due assi viari. Secondo i rappresentanti del comitato, il progetto viola l'articolo 21 c.1 lett. A del codice dei beni culturali e del paesaggio. “I lavori progettati, lungi dall'essere finalizzati alla mera realizzazione di un “piccolo parco giochi per bambini, interessano la maggiore porzione della piazza arrecandole un danno irreparabile e grave con la distruzione dell'unitarietà dell'originario progetto architettonico che l'aveva resa meritevole della tutela ai sensi del decreto regionale n.2069 del 19/06/14 ” Si legge nel documento.