Continua a tenere banco in provincia di Salerno il dibattito - con relative polemiche - sui temi della sanità. Questa volta a lanciare l'ennesimo allarme è la funzione pubblica della Cisl, in particolare per l'ospedale di Eboli: "Continua imperterrita l’opera di smantellamento dell’ospedale, che unita alla mancata valorizzazione degli stabilimenti annessi al progetto di ospedale unico di Battipaglia e Roccadaspide sta decretando la morte per consunzione di tutte le valenze specialistiche delle strutture di riferimento", il j'accuse del segretario Pietro Antonacchio.
"Inaudita è la superficialità con cui si attuano processi di ristrutturazione dei servizi e riorganizzazione delle attività, senza alcun confronto con quanti nel concreto sono impegnati a garantire professionalità e qualità delle prestazioni, condizione che senza tema di smentita ci fa denunciare la totale inadeguatezza delle disposizioni messe in campo nelle strutture sanitarie sul territorio di competenza - riprende il segretario salernitano della Cisl - . Speriamo che la direzione strategica avvii ogni azione utile ad evitare questo disastro poiché un territorio come quello della piana del Sele merita una sanità gestita al passo dei tempi e non lasciata alle affazzonate disposizioni emanate a guisa di “ordini di scuderia” di chi non vuole sapere se i cavalli ci sono e dove stanno".
Di qui l'appello alla politica e in particolare alle istituzioni locali: "Speriamo che in primis il sindaco di Eboli, supportato da quelli di Battipaglia e di Roccadaspide, abbiano a cuore le sorti della sanità pubblica a tutela e difesa delle proprie comunità di riferimento. Basta con approssimazione e superficialità nella gestione e riorganizzazione dei servizi. E’ giunto il momento di cambiare nel concreto a qualsiasi costo. L’attuale gestione è allo stato intollerabile poiché poca attenta al confronto che sempre è fautore di scelte oculate e perseguibili", conclude il segretario.