Razzismo in corsia, l'infermiera: "Devi morire"

L'episodio denunciato da un 20enne studente della Costa d'Avorio residente in provincia di Salerno

Il fatto sarebbe accaduto nell'ospedale Curteri di Mercato San Severino. L'Azienda Ospedaliera Ruggi fa sapere di aver avviato indagine interna. Il direttore Longo: fondamentale il rispetto della dignità della persona umana

Salerno.  

Souleymane Rachidi ha 20 anni è originario della Costa d’Avorio e residente nella Valle dell’Irno. Dopo un intenso dolore al petto, il giovane, studente e lavoratore, viene portato nella serata di sabato dal 118 al Pronto Soccorso dell’ospedale Curteri di Mercato San Severino, in provincia di Salerno.

Mentre era in attesa di una visita su una barella, un'infermiera lo ha maltrattato e gli ha detto: “Devi morire, devi morire, qua non ti voglio vedere più”.

Il giovane ha ripreso tutto con il suo telefonino. Nel video pubblicato postato sul suo profilo facebook si sente chiaramente la voce della donna che pronuncia le parole: “Devi morire”. Stando a quanto si è appreso il giovane si sarebbe poi rivolto al suo datore di lavoro per ricevere assistenza sanitaria. L'uomo lo ha accompagnato alle 2,55 della notte al Ruggi di Salerno dove è stato sottoposto a visita. I medici gli hanno diagnosticato un problema ai bronchi.

Al momento il giovane non ha presentato formale denuncia. Ma dall'Azienda Ospedaliera di Salerno fanno sapere di aver dato il via immediatamente ad una indagine interna per verificare la veridicità dei fatti e le eventuali responsabilità interne alla struttura sanitaria di Mercato San Severino.

“Abbiamo avviato subito tutte le verifiche per appurare cosa è accaduto” riferisce il dottor Giuseppe Longo direttore Generale dell'AOU di Salerno – ma qualunque sarà l'esito è importante tener presente che nel settore sanitario è fondamentale ancor di più il rispetto della dignità e dei valori della persona umana”.

Il giovane Souleymane ha successivamente postato sul suo profilo facebook un messaggio di rabbia e indignazione per quanto accaduto.

“Questa è l’Italia? Dove la vita umana non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove ti dicono devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero? Dopo questo episodio ho deciso di non curami più e sono andato via da questo ospedale. Io sono fiero della mia razza e sono fiero di colore della mia pelle. Andate a dire a Salvini che sono ancora vivo”, ha scritto il giovane straniero su Facebook.