Emergenza fiume Sarno, "sepolti da tonnellate di plastica"

La foto è stata scattata questa mattina da un attivista della Rete di Difesa del Sarno

Ci troviamo al confine tra San Marzano e Angri. Quello che vedete nella foto è l'Alveo Comune Nocerino. Sono circa 70 metri di rifiuti galleggianti, in fase di aumento, fortunatamente fermati da un ponte. Per ora.

Sarno.  

Ci troviamoal confine tra San Marzano e Angri. Quello che vedete nella foto è l'Alveo Comune Nocerino. Sono circa 70 metri di rifiuti galleggianti, in fase di aumento, fortunatamente fermati da un ponte. In quella tratta il letto del fiume si è innalzato di circa 2 metri, e questo innalzamento ha di fatto bloccato la massa di rifiuti che si infrange sulle pareti del ponte.

Tonnellate di plastica e immondizia che ancora una volta restituiscono tutto il dramma dell'emergenza ambientale del fiume Sarno. La foto è stata scattata oggi dalla Sentinella del Sarno Antonio Spanò e pubblicata sulla pagina facebook Rete Difesa del Sarno, che raccoglie le segnalazioni e le iniziative dei numerosi comitati ambientalisti nati sul territorio nel corso degli anni. Gli stessi comitati che un mese fa hanno incontrato il ministro dell'ambiente Sergio Costa sul “luogo del delitto”, ovvero lungo il corso del fiume più inquinato d'Europa. Cittadini che sperano in un'azione risolutiva del Governo del cambiamento che ha annunciato un Masterplan, e per ora è ancora solo un annuncio. Restano i dubbi e restano i rifiuti.

Ogni giorno nel Sarno passano circa 30 quintali di plastiche e immondizia di ogni genere. “Si continua ad operare per somme urgenze e senza attivare nell' immediato un piano di contrasto al blocco e prelievo dei rifiuti oltre ad attivarsi per evitare di farli finire in fiume con un intervento che sia organizzato e duraturo” - denuncia Michele Buscé dell'associazione Nuove Prospettive Onlus - “Bisogna installare le griglie Blocca Macroinquinanti, limiteranno il danno e definire chi deve smaltire i rifiuti, determinare la burocrazia da attuare in casi come questa e farla rispettare”.

“Il Sarno è una Terra dei Fuochi di Rifiuti Solidi e Liquidi – conclude - ma basterebbe la ordinaria e nei casi dovuti, straordinaria amministrazione per risolvere i suoi problemi, ma questo non accade. Un fiume abbandonato preda dell'indifferenza del popolo e dei rappresentanti del popolo”.