"Esiste il fondato timore che i fondi stanziati dal Cipe lo scorso 21 marzo possano essere dirottati verso il Nord, nel silenzio impressionante della deputazione locale. E un pericolo concreto da scongiurare immediatamente con una forte e necessaria mobilitazione non solo degli Enti locali ma anche dei sindacati e della popolazione interessata. Affrontare questa questione significa iniziare ad affrontare la complessità di questa area territoriale compromessa dal punto di vista ambientale, urbanistico e di assetti infrastrutturali": così Rifondazione comunista evava chiamato a raccolta gli attori del territorio per affrontare i rischi legati al finanziamento di un'opera strategica per il territorio.
Il comune di Baronissi era presente con il sindaco e parte della giunta. Il comune di Fisciano con l’assessore Sessa e il consigliere di minoranza Barra. Non ha presenziato, ma inviato un messaggio, Tino Iannuzzi che ha seguito da vicino l'iter della vicenda. All'incontro convocato a Baronissi era presente anche il consigliere regionale Tommaso Amabile, oltre allle delegazioni di Cgil, della Fillea-Cgil, della Filt-Cgil e dello Spi-Cgil. Rifondazione ha proposto la costituzione di un comitato popolare interprovinciale composto da singoli, amministrazione locali, forze politiche e sindacale, il mondo dell’associazionismo.
Il partito ha poi sottolineato cinque punti considerati prioritari che si dee prefiggere il comitato popolare: "L’immediata cantierizzazione dei primi due lotti finanziati. Quindi rispetto rigoroso del crono programma che a livello tecnico si è dato il ministero; con le dovute sinergie continuare a “battagliare” per far finanziare i lavori dell’intera arteria quindi far finanziare anche i restanti 3 tronconi; far in modo che l’incidenza della mano d’opera locale sia sufficientemente alta. Queste terre hanno “fame” di lavoro e di reddito; Garantire una vigilanza popolare contro il malaffare e la penetrazione della criminalità organizzata negli appalti. L’esperienza degli anni scorsi ANCHE su questo territorio ci ha dimostrato che là dove ci sono i fondi stanziati l’appetito della camorra aumenta a dismisura. Quindi insieme organizzare un controllo popolare in tutte le fasi previste fino alla realizzazione totale dell’opera; ottenere progetti esecutivi ancora da realizzare rispettosi dell’ambiente e che si pongono l’obiettivo di fare il minor consumo di suolo possibile. Là dove c’è necessità, la stessa delibera del cipe ne individua alcuni punti, fare anche messa in sicurezza del territorio". Questi gli obiettivi in vista della prima riunione organizzativa del costituendo comitato popolare.
Redazione Salerno