Unisa: aumentano i livelli di sicurezza del campus

Completamento delle opere di recinzione

Fisciano.  

Nell’ambito del programma “Costruendo UNISA”, volto alla riqualificazione e all'ammodernamento degli spazi universitari, nel corso degli ultimi anni l’Ateneo ha programmato e realizzato una serie di interventi relativi alle aree perimetrali e di accesso al campus di Fisciano, allo scopo di potenziarne i livelli di sicurezza e vivibilità.

Il primo tra questi interventi, in ordine di tempo, ha riguardato la ridefinizione degli accessi, con la creazione di due soli varchi di ingresso presidiati e con conseguente modifica dell’assetto viario esterno ed interno al campus. A seguire, è stata realizzato il completamento della recinzione perimetrale negli spazi in cui risultava mancante. Sempre nell'ottica del potenziamento della fruibilità dei luoghi, è stato realizzato, in accordo con l’ADISURC, un accesso diretto ed autonomo alle strutture della mensa e delle residenze universitarie.

Ad integrazione di questi interventi, attualmente sono in corso i lavori di riqualificazione delle opere metalliche esterne ed interne: dalla verniciatura della recinzione di confine del campus - per una lunghezza di circa 1.500 mt - alla ritinteggiatura di corrimani e ringhiere - per una lunghezza di 500 mt. A ciò si aggiunge, in attesa del completamento dei lavori di realizzazione dei nuovi passaggi coperti nel campus, l’attuale lavoro di ammodernamento dei passaggi coperti già esistenti, per ulteriori 300 mt.

Inoltre, è stato installato un videocitofono con possibilità di trasferimento di chiamata agli operatori della vigilanza, in corrispondenza del cancello pedonale del varco sud, fruibile negli orari di chiusura del campus.

“Un maggiore livello di sicurezza e un migliore impatto qualitativo di vita per l'utenza sono i tratti distintivi di quello che nel tempo ha preso il nome di Nuovo Campus – dichiara il rettore Aurelio Tommasetti.  Un campus sempre più sicuro, bello e funzionale che per essere tale ha bisogno di lavoro, di programmazione e di continuo potenziamento”.

Sara Botte