Dischetti di plastica in mare: dissequestrato il depuratore

Il provvedimento arriva per completare le attività di collaudo e di ripristino dell'impianto

Sigilli alla struttura dal 22 marzo scorso. NEL VIDEO IL REPORTAGE SUL CASO DISCHETTI

Capaccio.  

E' stato autorizzato dalla Procura di Salerno il dissequestro del depuratore di Varolato. I sigilli all'impianto erano stati posti lo scorso 22 marzo, in seguito al guasto che aveva causato la fuoriuscita dei filtri che nelle settimane precedenti, trasportati dalle correnti marine, erano finiti nelle acque e sulle spiagge di diverse località della costa tirrenica.

A dissequestrare l'impianto gli uomini della guardia costiera di Agropoli. Il provvedimento durerà soli trenta giorni, a firmarlo il sostituto procuratore Marinella Guglielmotti.

In questo periodo di tempo la società Veolia Water Technologies dovrà portare a termine il completamento dei lavori di adeguamento della struttura, completare le attività di collaudo e di riattivazione della linea A per ripristinare il corretto e completo funzionamento del ciclo di depurazione delle acque.

A vigilare sugli interventi il consulente tecnico incaricato dal pubblico ministero e della polizia giudiziaria. Quando poi i lavori saranno terminati si procederà con una dimostrazione della corretta esecuzione degli interventi. Solo in questo caso sarà possibile revocare in modo definitivo il provvedimento di sequestro.  

Quello dei dischetti in mare e sulle spiagge era stato un mistero per giorni. A causarlo il cedimento strutturale di una vasca dell'impianto di depurazione che li ha riversati nel fiume Sele per poi farli confluire nel Mar Tirreno, dove, per effetto delle correnti, si sono poi distribuiti lungo le coste della Campania e del Lazio, fino a raggiungere il litorale meridionale della Toscana.

Un mistero risolto dalla Guardia Costiera, grazie all’intensa attività d’indagine delle strutture centrali e periferiche del Corpo delle Capitanerie di porto.

Determinante è stata l’attività del personale del Nucleo Speciale d’Intervento (N.S.I.) della Guardia Costiera, coordinato dal Reparto Ambientale Marino (R.A.M.) cui il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha conferito mandato per fare luce sulla vicenda. 

Clicca qui per guardare il servizio di Rossella Strianese andato in onda su OttoChannel "Dischetti in mare: un disastro annunciato"

Sara Botte