Ragazzo suicida: islamici e cristiani insieme in preghiera

“Siamo vicini alla famiglia”. A dirlo il sindaco di Lacedonia, comune dove viveva il 21enne

Il giovane si è tolto la vita ieri pomeriggio gettandosi dal parcheggio multipiano del campus. La famiglia era molto conosciuta e integrata nella piccola comunità

Fisciano.  

“Siamo sconvolti da una tragedia che ha colpito tutta la nostra comunità”. A dirlo è Antonio Di Conza, sindaco di Lacedonia, piccolo comune Irpino, dove da 15 anni il 21enne suicida A. N., viveva con i genitori e le quattro sorelle. Il ragazzo è morto ieri, lanciandosi dal parcheggio multipiano del campus di Fisciano, dopo aver litigato con la sua fidanzata. Una tragedia che ha scosso il mondo universitario, ma anche il paese dove ormai la famiglia di A.N. si era perfettamente integrata.

I genitori, entrambi venditori ambulanti, sono partiti con i figli da Casablanca, in Marocco. “Per noi non erano marocchini ma italiani – continua il primo cittadino -. Una famiglia conosciuta e ben integrata. Vivono qui da tanti anni anche con i parenti. Ci stiamo impegnando per aiutare queste persone, colpite da un dolore così grande, contribuiremo anche con le spese – continua la fascia tricolore -.

Sono molto ingenti infatti i costi per riportare la salma in Marocco”. Il sindaco di Lacedonia ha portato personalmente la propria vicinanza alla famiglia del giovane, allestendo anche un luogo di incontro per pregare insieme. “Abbiamo organizzato un momento di raccoglimento e accoglienza nel centro poli funzionale del comune per tutta la giornata, fino a notte.

Ci saranno preghiere musulmane e cristiane. Proprio perchè questa famiglia è molto integrata. I parenti del ragazzo stanno venendo qui da tutta Italia, sono molti numerosi e vogliamo mostrargli il nostro sostegno. Valuteremo anche l'istituzione del lutto cittadino” ha concluso il sindaco di Lacedonia.  

S.B.