Codacons Campania in campo in difesa della corretta applicazione, da parte dei Comuni, della Tari, l'imposta sui rifiuti. L’associazione di consumatori ha infatti rilevato diverse anomalie in alcuni territori e invita gli utenti a rivalersi nel caso in cui sia stato pagato più del dovuto. “Molti Comuni – spiegano da Codacons - hanno moltiplicato illegittimamente la tassa sui rifiuti, la Tari, applicando più volte, anche su garage, soffitte e cantine, la quota variabile che caratterizza questo tributo. Il risultato è che il balzello è stato complessivamente gonfiato ed in alcuni casi è anche raddoppiato”. Tra i primi comuni analizzati in provincia di Salerno, irregolari sembrano essere risultati Pontecagnano e Sala Consilina.
“Il comune di Pontecagnano – argomentano i membri dell’associazione di consumatori attivi sul territorio - per il pagamento della Tari come da apposito regolamento comunale prevede una tariffa specifica per il box pertinenza quale quota fissa, da calcolarsi sul numero di mq dell’immobile con applicazione dell’aliquota prevista quale quota fissa per 1 occupante; per il medesimo immobile il Comune prevede anche il pagamento della quota variabile con applicazione dell’ aliquota prevista quale quota variabile per 1 occupante. Però, contrariamente a quanto effettuato dall’ente, la normativa speciale vigente impone, in presenza di pertinenze ed ai fini della determinazione della Tari di applicare l’aliquota di riferimento in maniera unitaria all’abitazione e alla pertinenza effettuando il relativo calcolo sulla metratura complessiva dei due immobili e di applicare altresì la quota variabile, computata sul numero degli occupanti dell’immobile di residenza, una sola volta e non in maniera disgiunta sul bene principale e sulla pertinenza. Ora, sebbene il regolamento adottato dal Comune preveda una riduzione del 20 per cento sull’importo finale determinato per le pertinenze, risultano comunque corrisposte somme in misura superiore al dovuto ( + 40/60 euro)”
Hanno, dunque, diritto al rimborso, secondo il Codacons, tutti i contribuenti utenti domestici, residenti e non, e utenti non domestici in regola con i pagamenti che abbiano una pertinenza di utilità all’immobile principale ( es. box, garage o cantina situata nello stesso stabile del bene principale) e il rimborso può essere richiesto partendo dal 2014, anno in cui è entrata in vigore la Tari.
“Consigliamo innanzitutto– afferma l’avvocato D’Angelo dell’Ufficio legale Codacons Campania – di effettuare il pagamento dell’ultima rata prevista per il giorno 30 novembre al fine di evitare azioni di recupero, poi siamo pronti a chiedere il rimborso ed invitiamo i contribuenti interessati a recarsi presso la nostra sede, dove è pronto il modulo, portando una copia di documento identità e codice fiscale e la fotocopia di tutte le quietanze dei pagamenti effettuati per i quali si intende chiedere il rimborso. La documentazione”– continua l’avvocato D’Angelo – potrà essere inviata a mezzo mail all’indirizzo codacon.campania@gmail.com e l’utente sarà contattato per prendere appuntamento per la sottoscrizione dell’istanza di rimborso che dovrà avvenire entro 180 giorni, scaduti i quali se non è stato effettuato alcun riscontro all’istanza o sarà stato negato il rimborso si potrà agire innanzi alla commissione tributaria entro i successivi 60 giorni”.
Fi.Lo.