Una soddisfazione personale, l'ennesima, ma soprattutto una vittoria che dà una svolta inedita e importante nella corsa verso la serie A diretta. Un successo che consente di fare quel balzo avanti auspicato e che ora mette i giallorossi quasi alla pari delle avversarie che puntano al salto di categoria senza il prologo dei play off. Il gap accumulato nei mesi passati con una serie di alti e bassi anche da un punto di vista numerico è quasi del tutto annullato. Ma occhio, adesso a proseguire per la strada della compattezza, della crescita graduale del giudizio e soprattutto della continuità. Sette risultati utili consecutivi figli di una ritrovata solidità difensiva, della voglia di far bene, dell'estro di Insigne, dei sacrifici generali, di uno spogliatoio amalgamato e senza "cornacchie" che fanno partorire musi lunghi, sono un qualcosa di importante, una strada da continuare a percorrere sempre a fari spenti, ma con la consapevolezza che questo campionato potrebbe regalare qualcosa di storico. Indubbiamente a Salerno il successo è arrivato grazie ad una incredibile "papera" di Micai che di fatto si è segnato da solo, ma va anche aggiunto che la fortuna è stata meritata, che il Benevento ha attuato un match tosto e concentrato, ma soprattutto che ha legittimato il successo...
Ma a proposito di storia, Oreste Vigorito ha collezionato un'altra soddisfazione, l'ennesima, di una gestione che si può definire sempre più ricca di gloria, soddisfazioni inedite che coinvolgono tutti, nessuno escluso. Successi personali che poi sono quelli del pubblico, del direttore sportivo, della squadra, dello staff tecnico. Il massimo dirigente giallorosso ieri sera all'Arechi dove si è presentato con i suoi ragazzi, guidandoli con orgoglio ed anche con un modo quasi paterno da capofamiglia negli spogliatoi sin dall'arrivo, ha scritto nel suo personalissimo album giallorosso un'altra pagina di storia resa ancora più particolare perchè contro un big come Lotito. Ed è quasi il caso di dire che dobbiamo prepararci a delle edizioni speciali di questo libro giallorosso fatto di cuore, passione, dedizione e soprattutto successi. La vittoria a Salerno, terza in assoluto della novantenaria vita della Strega, è arrivata dopo ben 43 anni. L'ultima volta nel 1975-76, era il 18 aprile con Bertuccioli e Penzo (gol granata di Stevan) che al vecchio Vestuti fecero grande la Strega che vinse per 2-1. La squadra che all'epoca veleggiava al primo posto guidata da Piero Santin ed il cui presidente era Italo Antonio Bocchino grazie a quel successo fece vivere l'illusione della B, si sempre quella. La tifoseria giallorossa non potè seguire gli stregoni ed al ritorno attese, oltre mille persone, con centinaia di auto il pullman al casello autostradale di Castel del Lago scortandolo fino alla città, una sfilata interminabile con bandieroni, auto che strombazzavano ed entusiasmo a mille. Solo con lui, con Vigorito, si poteva aggiornare questa pagina. E bisogna aggiungere che il valore è ancora più grande perchè serve non solo per la storia ma proprio per quella entusiasmante corsa verso la serie A dove il Benevento si è candidato di prepotenza propio ieri sera. Ed è emblematico che questa gioia stavolta non è stata vissuta al casello di Castel del Lago, ma direttamente all'Arechi quando a fine gara il presidente Oreste Vigorito in testa ha accompagnato sotto al settore ospiti dove c'erano circa 1.600 tifosi festanti, la squadra e lo staff tecnico. Sancita ancora una volta l'unione tra pubblico, squadra e presidente. Il segreto vincente, un trio che tutti ci invidiano. Rispetto ad allora in B già ci siamo e stiamo lottando per la A ed in città non ci sono state sfilate anche perchè questa gemerazione di tifosi dove tra l'altro ci sono anche tantissimi di allora, è ormai abituata a vincere ed a registrare trionfi importanti, specie negli ultimi tredici anni...