Conte: "Maglia sudata, questo è importante. Col Milan ci sarà da soffrire"

L'allenatore del Napoli presenta il big match: "Anguissa non è al meglio. Spinazzola non ci sarà"

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Napoli.  

La sosta può rappresentare un’insidia e Antonio Conte sa che il Milan è un’avversaria insidiosa. L’allenatore del Napoli presenta il big match del “Maradona” confermando il doppio obiettivo della sua squadra. Quello massimo (lo scudetto) e quello importantissimo, vale a dire il posto in Champions League.

Come è andata durante questa sosta? Come stanno i nazionali?
«Per quanto riguarda il recupero di alcuni giocatori ci siamo soffermati su Neres, abbiamo lavorato con lui giocando anche una partita amichevole e l’ho visto far dei miglioramenti importanti, soprattutto nell’ultima settimana. Ora è il momento di fare delle scelte. Bisogna scegliere i migliori dal punto di vista della forma e del momento. Credo che David sia completamente recuperato e giocherà, non so se dall’inizio o una parte della gara. Ma sicuramente giocherà. Le nazionali ci hanno portato qualcosa di negativo, perché Anguissa ha avuto un affaticamento all’adduttore: per questo non ha giocato contro la Libia. Ha fatto due allenamenti con noi e lo monitoriamo. Siamo attenti perché è una parte finale di campionato che non possiamo sbagliare. Spinazzola ha ricevuto una botta in amichevole e dopo non si è più allenato. Sta recuperando».

I suoi giocatori hanno dimostrato di essere duttili e di sapersi adattare a tanti moduli diversi
«Avevo dimenticato di citare Okafor, che pure lui ha avuto un problema agli adduttori ed è stato fuori due giorni. Ha fatto la rifinitura. È un giocatore che bisogna mettere a posto e che deve essere abituato a sopportare determinati carichi. Si sta facendo un po’ di fatica. Cerchiamo di fare il meglio possibile con i giocatori che abbiamo a disposizione. Sicuramente i calciatori dopo 7-8 mesi hanno delle ottime conoscenze tattiche e calcistiche, ma chi è un po’ indietro si deve mettere alla pari con gli altri, al di là degli schemi».

Dice che è vietato sbagliare. La sua faccia è di uno che ci crede. Come si fa la trappola per quelli che sono davanti?
«Noi saremmo dei folli oggi, a 9 dalla fine a -3 dalla vetta, a non fare un pensiero. Con tutti i pregi e difetti, noi comunque siamo lì. Noi siamo in una posizione che nessuno avrebbe immaginato a inizio anno. È giusto mettere a disposizione tutto quello che abbiamo. Dobbiamo uscire dal campo con la maglia sudata, e questo i tifosi stanno apprezzando. Vedono una squadra che dà tutto a prescindere dal risultato. Noi dobbiamo crederci, sapendo che sarà difficile anche il piazzamento Champions League. Mancano poche partite e dobbiamo conquistare il posto possibilmente nell’Europa che conta. C’è la soddisfazione di avere pressioni diverse: quelle ce l’hanno chi deve vincere o non deve retrocedere. Dobbiamo avere soddisfazione perché stiamo lottando per un obiettivo primario. C’è poco da chiedere al tifoso napoletano, ma ci aspettiamo la solita atmosfera al “Maradona”, così come noi li abbiamo abituati a giocare le partite e uscire con la maglia sudata. I ragazzi hanno bisogno del sostegno dei tifosi».

Pensa che il Milan sia vulnerabile in difesa? Ha le idee chiare per le scelte in attacco?
«Sarebbe un problema se non avessi le idee chiare. Le idee me le dà il campo. Dispiace per qualche problema che ha Anguissa e per aver perso Spinazzola. Ma detto questo abbiamo sempre affrontato le situazioni petto in fuori e lo faremo sempre. Il Milan è molto forte, era costruito per vincere lo scudetto. Ci sono poi delle annate un po’ particolari, ma a gennaio hanno inserito giocatori forti che conosco. Avremo davvero bisogno del supporto del “Maradona” perché ci sarà da soffrire. Grandissimo ma rispetto ma mai paura».

A che punto è la costruzione del Napoli della prossima stagione?
«Intanto c’è da giocare queste partite. Noi dobbiamo essere molto concentrati ed essere feroci sul presente. Perché c’è ancora da conquistare qualcosa. Non si parla di niente e c’è voglia di raggiungere i nostri obiettivi».

Come sta Olivera?
«Dalla nazionale sono arrivate buone notizie. Ha giocato due partite, e giovedì ha avuto modo di recuperare. Inoltre ha fatto due allenamenti completi».

Preoccupato un po’ dal vedere il doppio volto della squadra in certe partite?
«Spesso ci si collega al risultato per dare valore a una prestazione. Col Venezia e in altre partite meritavamo sicuramente di più e di vincerle. Cerchiamo di avere un atteggiamento costante per 95 minuti, ma oggi è difficile. A volte il risultato condiziona anche inconsciamente le menti dei giocatori. A volte subentra la voglia di proteggerti di più, ma questo è un errore. Dico ai ragazzi che oltre al primo gol bisogna cercare di trovare anche il secondo. Dobbiamo essere bravi a riconoscere le situazione e ad adeguarci. Anche quando si preparano le partite durante i 90 minuti subentrano situazioni diverse. A volte lo facciamo benissimo, altre lo facciamo meno bene».