Antonio Conte sceglieva di mettersi a specchio con l'Inter, un 3-5-2, per la verità un po' rabberciato, ma che a me piaceva, come quando l'anno scorso scrivevo (inascoltato) di far giocare Diego Demme al fianco di Stan Lobotka, piuttosto che uno svolazzante ed evanescente Zambo Anguissa. Così Antonio Conte prediligeva - per dirlo con le sue parole - la tecnica alla fisicità (di Philip Billing) e si andava a vedere il risultato delle scelte operate. Peraltro non era astruso, almeno in premessa, il ragionamento: piedi buoni contro piedi buoni. Bastava solo che si confermassero tali quelli azzurri. Ed era così.
IL PIZZINO di Gerardo Casucci: Ed era così
Piedi buoni contro piedi buoni. Bastava solo che si confermassero tali quelli azzurri...

Napoli.