Conte: "Non posso chiedere di più a questi ragazzi"

L'allenatore ricorda l'obiettivo stagionale, allontanando lo scudetto: "Altro punto per l'Europa"

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Napoli.  

Tiene duro Antonio Conte. Per la prima volta il Napoli pareggia due partite consecutive e presenta il fianco all’Inter, che stasera può accorciare a -1. Il tecnico azzurro, però, allenta la presa e nella sala stampa del “Maradona” non critica i suoi ragazzi. "Le difficoltà sono state quelle di n on riuscire a concretizzare le occasioni e far rientrare subito in partita l’Udinese. Per il resto ci sta che il 70’ cerchi di dare energia nuova e di aumentare alcune situazioni. Posso fare 5 sostituzioni e le ho fatte, non devo sempre aspettare la fine per farle. E’ un peccato perché secondo me meritavamo di più".

Occasione persa, è un pari dato dagli infortuni o dalla panchina troppa corta? 

"Sicuramente volevamo vincere, come vogliamo vincere tutte le partite. Poi ci sono gli avversari. Abbiamo trovato contro un avversario molto fisico e secondo me anche di qualità, ha ottimi giocatori. E' difficile giocargli contro, li pressi alto e hanno sempre questa palla lunga per Lucca, che è molto dominante da punto di vista fisico. Quindi tante volte ci hanno costretto a fare delle rincorse indietro. E' inevitabile che c'è anche un dispendio energetico e fisico, che comunque non è semplice da recuperare. C'è rammarico perché volevamo vincere, poi ci sta che pareggi e fai il nono risultato utile consecutivo. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi, perché anche oggi sono usciti con la maglia sudata tutti. Potevamo sfruttare di più le occasioni avute nel primo tempo e dovevamo essere più attenti e non concedere subito all'Udinese di rientrare in partita. Dovevamo essere un po' più attenti. Però ci sta, secondo me questi ragazzi stanno facendo cose straordinarie. Stiamo sereni e cerchiamo di prenderci il buono che stanno facendo, se no rischiamo di andare fuori giri a chiedere delle cose oltre. Noi dobbiamo arrivarci con calma, cercando di fare sempre il 100% come hanno fatto oggi. Da questo punto di vista sono molto soddisfatto, ci sta di pareggiare contro l'Udinese".

Sembrava una gara fotocopia di quella di Roma, la preoccupa il calo nella ripresa? 

"Il gol l'abbiamo preso nel primo tempo, non al secondo tempo. Mentre con la Roma l'avevamo subito al 93'. Penso che sono due partite diverse, perché questa è stata molto di più una partita fisica. Perché loro ci hanno impegnato tanto dal punto di vista fisico, abbiamo pressato per 95' esponendoci a delle ripartenze e alle seconde palle. Perché avevano questo giocatore, Lucca, che sui duelli aerei è dominante. E' inevitabile che se vuoi mettere pressione all'avversario e sulle palle lunghe poi rientrare, qualcosa dal punto di vista energetico lo paghi. Altrimenti ti metti lì nella tua metà campo, aspetti con un blocco basso e giochi solo di ripartenza. Non è questa la nostra idea, la nostra idea è quella di voler mettere pressione all'avversario e di cercare di tenere la palla il più possibile. Dalle statistiche penso che meritavamo di più noi, ma ci sta. Fidatevi che ci sta, perché questi ragazzi stanno facendo qualcosa d'importante e non gli posso chiedere oltre. Se no si rischia di mandare la macchina fuori giri e di rompere il motore. Noi non dobbiamo rompere il motore, dobbiamo essere sereni. Dobbiamo sapere quello che stiamo facendo e qual è la strada che dobbiamo fare. Se poi qualcuno rimane deluso per un pareggio, dopo che abbiamo fatto sette vittorie e due pareggi, non è un problema mio".

Sulle prossime 14 partite avrà più incidenza il fattore psicologico o quello tecnico-atletico? 

"Mancano 14 gare dove dobbiamo cercare di rientrare in Europa. Vedendo la classifica, sembra sparita l'Europa normale, ma la richiesta era di rientrare in Europa. Poi se riusciamo a rientrare dalla porta principale tanto di guadagnato, ma la richiesta del club era di rientrare in Europa, significa anche Europa League e Conference League. Giusto per mettere i puntini sulle i. Oggi ci troviamo in questa posizione di classifica, che comunque sta dando lustro a tutti. Quindi dobbiamo cavalcare questa onda, sapendo che più stai in cima e più il vento tira forte, perché la gente ti vuole tirare giù. Poi arrivano le squadre che ci mettono il 110% contro di te perché sanno di affrontare una squadra in questo momento si dimostra forte, a dispetto di come eravamo partiti".