Conte allontana il turnover: "Perché dovrei farlo? Pensiamo solo a noi stessi"

L'allenatore del Napoli presenta la gara con il Lecce: "Per me una partita speciale"

conte allontana il turnover perche dovrei farlo pensiamo solo a noi stessi
Napoli.  

Antonio Conte si prepara a incrociare il Lecce, in una partita per lui speciale contro la squadra della sua città, ma anche la maglia con la quale ha segnato - proprio a Napoli - il suo primo gol in Serie A da calciatore. I salentini al “Maradona” prima del ciclo di ferro. Ma per ora l’allenatore sembra voler mettere da parte un prevedibile turnover.

Dobbiamo aspettarci un turnover?
“Perché dovrei? Non mi piace parlare di questi discorsi, perché i ragazzi sono tutti titolari ma ci sono delle scelte da fare. Possono derivare da qualche acciacco o da qualche problema che voi (i giornalisti, ndr) non potete sapere. Cercherò di mettere in campo la formazione migliore, quella giusta da mandare in campo. C’è una partita da disputare e c’è da cercare di continuare a fare risultato. Ho ancora un giorno per prendere le decisioni finali”.

Che approccio si aspetta contro il Lecce?
“Quello che mi posso augurare è che ci sia un approccio diverso da Empoli, che non è stato positivo. Non penso che sia stato voluto da me o dai calciatori. A volte ci sono anche gli avversari e le situazioni esterne. Sicuramente vogliamo migliorare e cercare di fare meglio rispetto a Empoli”.

Un incrocio particolare tra il Lecce e Inter e Juventus…
“Non vado a guardare le altre squadra ma la partita che ci aspetta. Perché è questa che ci permette di mettere dei punti in cascina. Siamo esclusivamente concentrati sulla partita di sabato provando a dare continuità di risultati. Provare a continuare a fare questo percorso sapendo che ci saranno delle difficoltà e dobbiamo essere pronti a superarle”

La partita contro il Lecce è emotivamente particolare per lei…
“Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione. Secondo me devono essere sempre divisi e difficilmente possono essere accomunati. Il Lecce è la squadra di mio padre, ho fatto tutta la trafila con loro e ho esordito in Serie A prima di andare alla Juventus. Rappresenta la mia infanzia e Lecce sarà sempre nel mio cuore. Questo nessuno me lo toglie. Detto ciò proveremo a batterli”.

Come sta lavorando Raspadori e in che tipo di dualismo va inserito?
“Raspadori sta lavorando bene, come tutti gli altri. Lo vedo positivo e concentrato su quello che stiamo facendo. Lo vedo un po’ come un secondo attaccante, una seconda punta, quasi come sta facendo McTominay”.

Che ne pensa della trattativa per il rinnovo di Kvaratskhelia
“Se ne parla da un bel po’, c’è una trattativa tra il calciatore, il suo entourage e la società. Non voglio entrare in cose particolari, come cifre e altri dettagli. Quello che chiedo a Kvaratskhelia è di essere concentrato sulla stagione. Lui è un professionista esemplare e deve essere concentrato su questa stagione, che è importantissima. Spero che in futuro le cose si possano sistemare e che si possa trovare un accordo tra il club e l’agente. Ma so che nel calcio tutto può succedere, e deve esserci un accordo che soddisfi le parti. A lui chiedo di non andare oltre, così come la stampa e i media. In attesa che si raggiunga questo accordo è altamente concentrato sulla squadra. E poi si vedrà”.

Come sta Lukaku?
“Sta lavorando bene e con la stessa serenità. Non vedo problemi particolari. Poi prenderò le decisioni opportune al momento opportuno”.

Arriva un ciclo di ferro e molti aspettano il Napoli al varco…
“Il campionato è iniziato con questa sconfitta del Verona che nessuno si aspettava. Adesso le cose si sono ribaltate. Rispetto tutti i pareri e tutte le valutazioni. Quello che dobbiamo fare è continuare a crescere e andare avanti per cercare di abbreviare quanto prima questo percorso. Solo chi non ha mai vinto può dire delle fesserie, e ne sento tante di fesserie. Solo chi ha già vinto sa cosa serve per vincere e per costruire delle basi solide. MA so che spesso sono giudizi soggettivi e non oggettivi. Noi dobbiamo essere molto equilibrati e credere nel lavoro che stiamo facendo. Dobbiamo essere pronti a un momento in cui i risultati saranno anche negativi, ma questo non significherà che cascherà il mondo”.

Come è stato lo scatto nella metropolitana di Chiaia?
“È stata una cosa molto bella. Dopo tanti anni di calcio è la prima volta che partecipo a una cosa del genere. Abbiamo fatto la foto in una delle sei più belle stazioni d’Europa. Penso che questo legame che c’è bisogna continuare a coltivarlo con amore. Napoli è una città che dà tanto, e noi dobbiamo avere voglia di continuare a coltivare questa passione. Una passione che c’è sempre stata. Noi siamo di passaggio, come lo sono stati altri. Ma la passione di Napoli rimane fissa”.

Chi è il sostituto di Politano? Mazzocchi, Zerbin o Ngonge
“Quando abbiamo squadre che ci attaccano con cinque canali dobbiamo abbassare Politano o un centrocampista per metterci a cinque. Abbiamo abbassato lui, o potremo abbassare Lobotka o Gilmour. Se non dovessimo trovare squadra che attaccano in questa maniera potremmo vedere Neres al fianco di Kvara. Dietro Matteo ci sono diverse soluzioni che proviamo in ogni allenamento. C’è comunque un alter ego con chi può eventualmente subentrare. In futuro troverete la risposta”

Da cosa è stato penalizzato Lukaku?
“C’è da parlare della prestazione dell’intera squadra, che io ho definito insufficiente in tutti gli elementi che io avevo scelto. Nel secondo tempo la prestazione è cambiata, abbiamo portato a casa la vittoria cambiando atteggiamento e alcune situazioni. È riduttivo pensare che determinate cose hanno penalizzato un solo giocatore. Nel primo tempo la squadra ha fatto male, e essendo io l’allenatore ho fatto male anche io”.

Simeone rappresenta l’anima di questo Napoli?
“Lui che è entrato così come gli altri hanno dato l’input degli “shock” in positivo. Io mi aspetto questo da parte dei ragazzi. Chi entra deve dare il massimo e che faccia capire a chi gioca quanto è fortunato”.