Penso sia giunto infine il momento di complimentarsi con Luciano Spalletti - di cui resto un sostenitore mai pentito - che ha trovato il bandolo della matassa, il capo del filo di Arianna.
I meriti che gli riconosco, dopo averlo aspramente criticato per la figuraccia rimediata dagli azzurri agli ultimi europei, sono sostanzialmente tre: aver trovato i migliori interpreti possibili per la difesa a tre (anche se io, come Antonio Conte, nutro ancora dubbi sulla capacità di Di Lorenzo di interpretarla correttamente); aver scelto in Retegui il centravanti ideale; aver trovato in Ricci il suo Lobotka.