Debutto in campionato per il Napoli, che oggi alle 18.30 sfida il Verona al "Bentegodi". Sarà l'anno zero con Antonio Conte alla guida del rilancio azzurro. Brucia ancora il decimo posto della passata stagione e la mancata qualificazione alle coppe europee. Eppure, l'entusiasmo delle prime settimane di ritiro ha lasciato il posto a un clima di incertezza e un certo pessimismo che lo stesso Conte non ha nascosto. Ieri, infatti, la presentazione della partita in conferenza stampa è stata dedicata interamente alle preoccupazioni dell'allenatore per il mercato, che ha definito fermo. "Mi aspettavo di trovare una situazione migliore - ha detto il tecnico pugliese - mi aspettavo delle sorprese positive che non ci sono state".
Un campanello d'allarme con ancora 12 giorni di tempo per completare le trattative. Il disappunto del tecnico, probabilmente, nasce soprattutto dall'assenza del centravanti titolare. Non ci sarà Osimhen, che ancora aspetta la cessione, e nemmeno un suo ipotetico sostituto, che dovrebbe essere Lukaku. Ma a preoccupare Conte è il lungo elenco di giocatori da lui bocciati: ha parlato di 10-12 giocatori in uscita, segnale di come la rosa deve essere profondamente rivista. Tuttavia, Conte ha sottolineato di come non intende mollare, e che vuole trasformare questi problemi in stimoli. Il Napoli non vince in campionato da cinque mesi, e il calendario, in attesa degli sviluppi di mercato, non sembra proibitivo. In dubbio Buongiorno per un problema alla caviglia, mentre al centro dell'attacco è ballottaggio tra Raspadori e Simeone.