Si parla tanto di Khvicha Kvaratskhelia, ultimamente anche di Giovanni Di Lorenzo, ma poco della partenza di Victor Osimhen. Eppure l’attaccante del Napoli è il candidato numero uno a partire, praticamente da un anno. C’è stato anche il rinnovo a Natale, “apparecchiato” proprio per la cessione, con tanto di clausola rescissoria. Però, al momento tutto tace. Il calciatore è in Nigeria: doveva aggregarsi con la sua nazionale per le due partite di qualificazioni ai Mondiali del 2026, ma si è infortunato. Problema muscolare risolvibile entro fine mese, sempre col solito alone di mistero che accompagna Osimhen quando è in patria. Non è stato diffuso nessun comunicato con i dettagli del problema fisico, né sugli aggiornamenti circa il recupero. Tuttavia non è questo il problema: il fatto è che si parla poco della sua partenza. Il Paris Saint Germain, che ieri ha salutato Mbappé, guarda (almeno per ora) altrove, e anche in casa Napoli sondando Kvaratskhelia. L’obiettivo di Osimhen è la Premier League, e in effetti da lì dovrebbe arrivare la proposta giusta. Si è parlato lungamente del Chelsea, ma il club londinese, soprattutto dopo l’arrivo del campano Enzo Maresca in panchina, guarda altrove.
L’altra pista è l’Arsenal, con Arteta che considera Osimhen un attaccante all’altezza della situazione. Eppure, anche in questo caso, al momento nessuna notizia. Nulla di allarmante, perché in Inghilterra il mercato si vive in maniera più intensa e concentrata nei giorni dell’apertura ufficiale, in genere ai primi di luglio. Adesso, col campionato appena finito, è abitudine staccare la spina per tutti, stampa compresa. In Inghilterra il calciomercato si vive con più “relax” dell’Italia, senza i continui aggiornamenti (spesso romanzati e forzati) che vediamo dalle nostre parti. Si comincerà probabilmente a entrare nel vivo delle voci di mercato tra circa due settimane. Nel frattempo Osimhen e il Napoli aspettano. Praticamente nessun club di Premier League avrebbe problemi a prendere Victor: anche senza clausola, ma con un piccolo sconto. De Laurentiis lo sa e di certo non potrà opporsi. Nessun allarme, quindi, se non si dovesse più parlare della clausola: il Napoli procederà anche con un'offerta più bassa, ma non difficilmente meno di 80 milioni.