Rimboccarsi le maniche e ripartire. Per il Napoli non c'è altra scelta: lavorare in silenzio e fare una risposta sul campo. I calciatori hanno evitato il ritiro punitivo minacciato da De Laurentiis dopo la sconfitta con l'Empoli. Domenica al Maradona arriverà la Roma di De Rossi, lanciata verso la Champions League, ma che prima dovrà completare la partita contro l'Udinese del napoletano Cannavaro, appena arrivato in panchina. Sarà una gara sparti acque, forse l'ultima possibilità per provare a tendere la mano ai tifosi, sempre più inviperiti e delusi. Si parla di sciopero del tifo, ma anche contro la Roma la presenza del pubblico dovrebbe essere massiccia.
I primi segnali arriveranno domani, quando si aprirà la vendita libera dei biglietti, dopo due rinvii. Intanto la squadra ha ripreso gli allenamenti: Olivera lavora ancora a parte e resta in dubbio, ma Calzona ritroverà Rrahmani e Mario Rui, che rientrano dalla squalifica. L'allenatore ha tenuto una lunga seduta video analizzando gli errori di Empoli e sperando in un approccio migliore alle partite. Intanto, De Laurentiis si prepara all'incontro di domani col ministro Fitto per discutere della possibilità di costruire il nuovo stadio a Bagnoli.