IL PIZZINO di Urgo: Non c'è 3 senza 4

Un'altra scelta sbagliata, un altro errore del presidente. Perchè, come a Bari...

il pizzino di urgo non c e 3 senza 4
Napoli.  

C'era da dire che al Napoli di Empoli mancava nientemeno che Amir Rrahmani, per non parlare poi di tutta la fascia sinistra della sua impenetrabile difesa, da Mathías Olivera a Mario Rui. Appurato che con l'assenza del primo il rischio di prendere regolarmente gol dai centrali di attacco avversari si sperava fosse almeno in parte scongiurato, con uno come il pur non altissimo Leo Skiri Østigård che almeno si faceva valere di testa, la vera sorpresa era stata data dallo scoprire, quando il campionato era ormai agli sgoccioli, che il "semplicemente Natan" era stato preso per fare il terzo di sinistra e Pasquale Mazzocchi qualcosa tra il barbiere, lo chauffeur e il cameriere di Aurelio De Laurentiis, una volta perduto il suo vero mentore, quel Walter Mazzarri da San Vincenzo di Livorno, che tanto bene aveva fatto a Napoli prima, durante e dopo la sua ultima venuta nella città del sole.

Ovviamente la speranza risultava presto vana - appena al 4° di gioco - quando Alberto Cerri incornava in maniera vincente dopo un digiuno dal gol che durava dai tempi delle (sue) elementari.

Empoli-Napoli si apprestava a essere, inoltre, la madre di tutte le battaglie ora che i posti per la Champions League erano aumentati a dismisura per la stupefacente prova di sé che avevano dato le squadre italiane nelle coppe europee. Ma che dico quattro, ma che dico cinque, addirittura sei formazioni a dividersi l'allettante torta dei "campioni", quasi un terzo delle squadre partecipanti al massimo "campionato più bello del mondo" (che fu). E come non cogliere un'occasione cosi allettante per una squadra che aveva con tanta irrisoria faciltà vinto il torneo nella stagione scorsa? Bastava metterci un po' di applicazione tattica e un minimo impegno atletico e il gioco sarebbe stato presto fatto. Proprio come bere un bicchiere d'acqua. La realtà però diceva altro, con l'Empoli a sciorinare giocate da Champions e il Napoli a far vedere orrori da retrocessione bella che acquisita. Il primo tempo degli azzurri era il peggiore dei suoi ultimi 20 anni, serie C compresa, con giocatori senza anima né idee, in totale balia di un avversario volenteroso e ben messo in campo, che alla fine della prima frazione di gioco poteva tranquillamente stare avanti di 3 gol a zero. Calzona finalmente gettava la maschera e dimostrava al mondo la vera ragione del suo ruolo di rincalzo nel panorama degli allenatori di club. Un'altra scelta sbagliata, un altro errore del presidente. Perchè, come a Bari, non facciamo che non c'è 3 senza 4?