Chi ha intravisto De Laurentiis a San Siro al termine della partita ha parlato di un presidente a dir poco dimesso. Il patron del Napoli è furioso: non si aspettava di vedere una squadra con un atteggiamento così remissivo, ma soprattutto di vedere poco o niente nessuno dei nuovi acquisti, Mazzocchi a parte. In particolare, la sconfitta con il Milan e il -7 dalla Champions suona come una sentenza. Al Napoli restano 15 partite da giocare: considerando che anche altre rivali hanno una gara in meno e il ruolino di marcia dell’Atalanta servono 10 vittorie almeno. E soprattutto occore una svolta subito. Per ora Mazzarri resta, almeno fino al Genoa, ma De Laurentiis si sta preparando anche al peggio, ossia a un Napoli senza Champions. Sul fronte economico c’è il paracadute Osimhen. La clausola per l’Europa è di 120 milioni,e quei soldi compenseranno quasi del tutto i mancati introiti. Ma il presidente sa che la mancata qualificazione complica un po’ tutto, dal mercato ai rinnovi, passando per il nuovo allenatore.
Purtroppo, senza la Champions scatta il pretesto per aumentare le richieste economiche, per non parlare di chi preferirà declinare. Per questo la ricerca di un tecnico “top”, come Antonio Conte, diventerebbe complicata. Ma anche il rinnovo di Kvaratskhelia potrebbe risentirne. Non a caso De Laurentiis sta già sondando il terreno, per capire se l’eventuale mancata Champions può rappresentare davvero un problema. Anche sul fronte giocatori, si sta cominciando a cercare profili chenon tirino fuori pretese di questo tipo. Ma non finirà qui, perché il presidente senza la qualificazione in Europa preparerà una vera e propria tabula rasa. Ovviamente via Mazzarri, ma sarebbe a rischio anche la posizione del ds Meluso, pure lui col contratto in scadenza. Il motivo dovrebbe essere legato all’allenatore. Si mormora che il presidente potrebbe proporre a un eventuale nuovo tecnico di prestigio (ancora l’esempio è Conte) di prendere un direttore sportivo di gradimento, che possa formare un team vincente un po’ come era quello tra Giuntoli e Spalletti. Anche l’ipotesi Pioli o Gasperini potrebbe essere legata a un ds che sappia lavorare di concerto con il nuovo allenatore.