Mazzarri: "Tornare mi emoziona. Scudetto? Cominciamo prima a vincere le partite"

Il nuovo allenatore del Napoli: "Modulo? Non voglio dare troppe indicazioni ai nostri avversari"

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Napoli.  

"Sono emozionato, tornare a Napoli mi dà brividi di gioia". Walter Mazzarri sul filo del sentimento nella sua prima conferenza stampa da nuovo tecnico azzurro, in coincidenza con la vigilia del match contro l'Atalanta.

Questa è la squadra più forte che Mazzarri abbia mai allenato?

"Sicuramente sì, è la squadra più competitiva ed ho un gruppo che è un piacere allenare. Sono emozionato, lo dico sinceramente. E' stato un piacere vedere questa squadra allenata da Spalletti e adesso sono felice di poter allenare io questa squadra e ringrazio il Presidente per l'opportunità splendida che mi ha dato"

Che difficoltà ha avuto secondo lei il Napoli dopo la trionfale stagione passata?

"Quando una squadra vince, soprattutto se non vinceva da oltre 30 anni lo scudetto, poi deve curare i minimi particolari perchè nulla va dato per scontato. C'è un calo di tensione che non è voluto, ma inconscio, diventa fisiologico che si perda qualcosa in termini mentali".

"Poi tutti gli avversari ti affrontano con la massima attenzione perchè hai il tricolore sulla maglia ed è chiaro che bisogna dare oltre il massimo. Io sarò qui a vigilare su ogni particolare, poi gradualmente capirò meglio anche sul profilo tattico se quello che ho percepito in questi primi giorni poi potrà confermarsi".

Cosa le ha chiesto De Laurentiis quando l'ha chiamata per tornare ad allenare il Napoli?

Col Presidente c'è stima e affetto reciproco. Abbiamo un rapporto che non devo certo spiegarvi, dopo tanti anni trascorsi insieme. Sarà lui magari a dirvi cosa ci siamo detti".

Che impressione ha avuto di Osimhen?

"Osimhen è un ragazzo generoso, dà tutto per la squadra e per i compagni. Poi ha una capacità di fare gol straordinaria. L'ho avuto qui da pochi giorni, ci stiamo conoscendo poi sui dettagli tecnici dovremo aspettare un po' di tempo anche perchè viene da un infortunio e si sta allenando da poco"

Domani ha già scelto chi giocherà tra Raspadori e Simeone?

"Mi conoscete benissimo, non mi piace parlare di formazione perchè non voglio dare vantaggio all'avversario. Raspadori e Simeone sono due attaccanti di alto livello, diversi come caratteristiche ma con qualità entrambi. Farò le mie valutazioni domani e poi deciderò"

In che condizioni atletiche ha trovato il gruppo?

"Per dirvi le cose con maggior certezza ho bisogno di un po' di tempo. Ho avuto modo di allenare per una settimana solo mezza squadra, con Pondrelli stiamo valutando la condizione generale giorno per giorno. Ma sappiate che io non criticherò mai un mio collega, in qualsiasi circostanza, soprattutto Garcia che ha un curriculum di valore internazionale"

Giocherà col 4-3-3 o sta pensando ad altre varianti tattiche?

"Io cercherò di far giocare la squadra nel modulo in cui si è espresso meglio lo scorso anno. Poi con il tempo cercherò di apportare le soluzioni che ritengo migliori. Io sono un allenatore eclettico che in carriera ha messo in campo più moduli a seconda degli uomini a disposizione".ù

Teme il calendario che mette in fila tutti match molto intensi?

"Io sono abituato a tuffarmi nelle avventure senza temere i pericoli o le conseguenze. Feci così quando venni a Napoli la prima volta, e penso positivo anche adesso che sono tornato. Ho sufficiente esperienza per curare anche i momenti delicati. Di certo non mi lamento. Ho l'etichetta di allenatore lamentoso. Ecco, il nuovo Mazzarri non si lamenta più"

Crede che questa squadra possa ancora lottare per lo scudetto?

"La mia filosofia è che la partita che viene va giocata al massimo senza pensare oltre. E domani avremo un test molto difficile contro una squadra che in casa, soprattutto, esprime una grande forza. Per me ogni gara sarà una raccolta dati per cercare di far ritornare il Napoli sui livelli dello scorso anno"

"Se non si inizia a vincere come possiamo pensare ad obiettivi? Che senso avrebbe fare proclami? L'ultima partita il Napoli l'ha persa, adesso quello che conta è ritrovare la strada giusta per tornare al successo"

Ha trovato similitudini tra Osimhen e Cavani?

"Visti da fuori sono davvero simili. Anche Cavani era un generoso ed aveva gran feeling con me. Quando tu vuoi bene e stimi il tuo allenatore, dai tutto anche per lui. Edinson ha una tipologia di gioco simile ad Osimhen, sono due attaccanti di strappo e molto generosi. Poi lo conoscerò meglio nei prossimi giorni non solo sotto l'aspetto caratteriale che ho già potuto apprezzare".

Che sensazioni ha provato in queste prime due settimane a Napoli?

"Sono entusiasta di essere qua, ho i brividi sulla pelle e sapete quanto io sia legato al popolo napoletano. Ho tanti ricordi splendidi e credo che la scalata meravigliosa del Napoli di De Laurentiis sia partita dai miei anni. Sono stato il primo gradino e di questo mi prendo un piccolo merito".

"Questo Stadio lo conosco e so cosa si prova a sentire l'amore di questi tifosi. Ho ancora emozioni sincere e vive quando vincemmo la Coppa Italia. Uno dei primi obiettivi è riportare la squadra a vincere al Maradona. Ma adesso la testa è solo alla sfida di domani. L'Atalanta è un avversario molto complicato da affrontare"