Garcia: «Se non vinciamo in casa non potremo arrivare dove vogliamo"

L'allenatore avverte il Napoli: «Siamo in un momento positivo, sfruttiamolo. Leao? Non c'è solo lui"

garcia se non vinciamo in casa non potremo arrivare dove vogliamo
Napoli.  

L'allenatore del Napoli Rudi Garcia ha presentato la sfida di domani sera contro il Milan in conferenza stampa a Castel Volturno.

Può rappresentare una partita verità per lei? Contro le grandi avete avuto sempre un po' di difficoltà...

«Sappiamo che giochiamo in casa contro una squadra che è un'avversaria diretta. Abbiamo una grande voglia di vincerla, perché giochiamo al “Maradona” e perché stiamo facendo una buona sequenza di risultati. Se non vinciamo queste partite non possiamo proseguire con le nostre ambizioni».

Lo scorso anno Napoli in difficoltà con il Milan...

«La scorsa stagione è diversa da questa. Sono tentato da rispondere con ironia, e dire che se questo Napoli è diverso da quello dello scorso anno allora sarà diverso anche il rendimento col Milan».

Bisogna migliorare il rendimento in casa

«Sicuramente è importante, per costruire il nostro percorso migliorare il rendimento in campionato».

Come si ferma la catena di sinistra del Milan?

«Loro hanno una buona catena di sinistra, noi a destra e abbiamo i mezzi per fermarli».

Il bilancio delle 12 prime partite?

«Volevamo vincerle tutte, per essere in un posto migliore del quarto. In Champions volevamo vincere anche la terza, per essere più in alto del secondo posto».

Il Napoli ha la sesta difesa del campionato, e in attacco ha concretizzato solo il 15% delle occasioni che è riuscito a creare. Quale dato le dà più fastidio?

«Le statistiche ci aiutano a capire molte cose. Queste dicono che siamo primi in tante cose, e per questo la nostra classifica sarebbe migliore. Di sicuro dobbiamo migliorare la qualità delle nostre conclusioni in porta, questo sicuramente lo tengo presente. Dobbiamo migliorare anche sui gol presi, ma mi sembra che stiamo migliorando e siamo sulla buona strada».

Con Pioli lei non si era lasciato bene dopo un derby a Roma...

«Era un altro momento, erano altre esperienze. Abbiamo fatto strada, ed è una storia vecchia ormai”.

Preparerà una gabbia per Leao?

«È un ottimo giocatore, ma non c'è solo lui. Ci sarebbe da pensare anche a Pulisic o a Giroud”.

Qualche critica sulla qualità del gioco. La infastidisce?

«L'importante era vincere, e lo abbiamo fatto. Se abbiamo vinto con una qualità del gioco non ottimale amen, vorrà dire che quando giocheremo meglio vinceremo ancora. Sicuramente dobbiamo migliorare qualcosa e fare bene per tutta la durata della partita».

Anguissa è pronto? Ha ancora fiducia in Cajuste?

«Anguissa sta meglio, ma deve tornare gradualmente per trovare il ritmo giusto. Io ho assoluta fiducia in Cajuste, che a Verona ha giocato una grande partita».

Il Napoli ha mostrato una certa attitudine ad allungarsi...

«Non vogliamo mai allungarci. Ma quando si sfida una squadra che non vince da otto partite è normale stare un po più dietro. Loro mettono tante palle lunghe, ma l'ho detto che a Berlino non è stata la nostra migliore partita sul piano offensivo, ma dal punto di vista della reazione e della voglia di vincere siamo stati bravi».

Più Simeone o Raspadori?

«Tutti e due. Sono molto importanti. Raspa ha segnato a Berlino, ma Cholito è un giocatore importante, sia entrando in corsa sia se dovessero giocare insieme».

Kvaratskhelia gioca meglio con Mario Rui?

«Non sono d'accordo. Khvicha ha ritrovato il gol contro l'Udinese, prima non ci riusciva con chiunque giocava. Ora semplicemente è tornato al suo livello, e il suo è altissimo. Lui, ma anche altri sono giocatori decisivi».