L'agente di Osimhen è a Castel di Sangro: vicina la firma sul rinnovo del bomber

Roberto Calenda è in Abruzzo e incontrerà De Laurentiis. Presente anche l'ad Chiavelli

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Napoli.  

Le voci erano rimbalzate, si erano seguite e inseguite. “Osimhen ha rinnovato”. Calma, non è proprio così. Ma manca poco. Sicuramente c’era ancora qualcosa da sistemare. Dettagli, comunque importanti, da sistemare al più presto per arrivare finalmente alle firme. Per questo l’agente di Victor è arrivato ieri sera intorno alle 20 a Castel di Sangro. All’Aqua Montis di Rivisondoli lo aspettava il presidente De Laurentiis. E finalmente, a quanto pare ci siamo. L’accordo è a un passo, è vicino. Dettagli da sistemare, si lavora per farli diventare solo formalità.

L’OBIETTIVO è arrivare alle firme quanto prima, perché l’obiettivo del presidente del Napoli è dare l’annuncio che i tifosi aspettano dalla fine dello scorso campionato. Osimhen è pronto a prolungare per almeno due anni, fino al 2027. Potrebbe esserci un’ulteriore estensione, forse. E soprattutto l’ingaggio sarà da vero top player. Di fatto l’ingaggio è raddoppiato: si passa dai 4 milioni attuali agli 8 più bonus, che forse potrebbe addirittura sfiorare i 9.

UNO STIPENDIO DA CAMPIONE, che diventerebbe il più alto in Serie A dopo gli addii di Lukaku e Di Maria. E il nodo più antipatico da sciogliere, quello della clausola, pare sia risolto. Le premesse sono arrivate già a Dimaro. La clausola sarà inserita, ma sarà altissima. Si parla di 150 milioni. Ovviamente valevole solo tra un anno. Anzi, un pochino meno, perché la formula dovrebbe essere tale e quale quella di Kim, valore a parte. Clausola esercitabile dal 1 al 15 luglio del 2024. Non oltre. Se Osimhen vorrà andare via avrà quasi un anno di tempo per fare le sue valutazioni.

IL NAPOLI NON RIMARRÀ SPIAZZATO e soprattutto incasserà un sacco di soldi. Non sono i 200 milioni che De Laurentiis ha chiesto questa estate, ma il compromesso andava trovato. Osimhen ritiene di essere un grande giocatore, un prospetto mondiale del calcio che conta. E quindi tra un anno potrà essere pagato eccome questa cifra. Se se lo meriterà. Altrimenti resterà in azzurro a godersi il calore dei tiosi e i milioni di un contratto che quando arrivò tre anni fa nemmeno poteva immaginare di poter guadagnare. Una serata a discutere, in attesa delle firme, degli annunci e di una telenovela estiva che una volta tanto è finita finalmente nel migliore dei modi.