Chi lo avrebbe mai detto che Mario Rui sarebbe diventato il calciatore più importante della squadra partenopea.
Altro che Osimhen o Kvaratskhelia, altro che Kim o Lobotka, è il 31enne portoghese, terzino di buon piede sinistro, fulgido esempio di guappo da Alfama - genere che da queste parti conosciamo bene - e uno dei calciatori più bistrattati della storia del calcio a Napoli (dopo Maksimovic), a essere l'unico davvero insostituibile. Le sole tre sconfitte e mezza in partite ufficiali, infatti, sono venute in sua assenza. Si spera in una odiosa casualità.